Rita Dalla Chiesa e i ricordi del padre durante la sua infanzia: "La memoria serve. Parliamo di lui anche ai bambini"

Rita Dalla Chiesa continua a parlare di suo padre, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, dei ricordi nella sua infanzia e, per l'occasione, fa un accorato appello.

Rita Dalla Chiesa e i ricordi del padre durante la sua infanzia: "La memoria serve. Parliamo di lui anche ai bambini"

Il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa fu brutalmente assassinato il 3 Settembre del 1982 in seguito ad un attentato mafioso. Insieme a lui persero la vita anche la moglie Manuela Setti Carraro e l’agente di scorta Domenico Russo. Questo tragico avvenimento segnò in maniera indelebile la vita di Rita Dalla Chiesa, figlia del Generale, che dimostrò negli anni a venire di aver ereditato da lui grinta e coraggio.

In occasione dell’anniversario di questo triste fatto, la Dalla Chiesa ha ricordato suo padre con parole di affetto e commosse, a dimostrazione di quanta stima e rispetto siano ancora presenti in tutti coloro che non hanno dimenticato le gesta eroiche di chi ha sacrificato la propria vita in nome della giustizia e di ideali imprescindibili.

Carlo Alberto Dalla Chiesa: un padre affettuoso e rispettato

Rita cerca di raccontare chi era suo padre, visto con gli occhi di una figlia, seppur all’inizio è restia nel rendere pubblici certi ricordi privati, come lei stessa afferma: “Quando mi chiedono del mio ricordo da figlia non so mai che cosa dire perché nel privato io ho sempre avuto un grande pudore. Almeno quello lasciatemelo“, ma subito dopo non può fare a meno di elogiarlo e far sapere che, non solo pubblicamente, ma anche nel ruolo di genitore è stato una grande persona: “Mio padre ci ha dato talmente tanto, sia in affetto che in valori“.

Anche a distanza di anni, 36 per la precisione, la consapevolezza di quanto i suoi valori e i suoi principi siano ancora apprezzati, Rita Dalla Chiesa la può riscontrare nei tanti gesti di rispetto che le vengono dimostrati: “Quando incontro i Carabinieri, loro si mettono sull’attenti ancora in ricordo di mio padre, conosco dei ragazzi Carabinieri che si mettono davanti a me e mi dicono ‘vede signora io porto questa divisa in onore di suo padre’ queste sono delle cose bellissime, ovviamente.”

Infine, lancia un accorato appello per riuscire a tenere viva la memoria sulla persona di suo padre, per ciò che ha fatto e per ciò che continua a rappresentare: “La memoria serve, serve a far dire ai bambini ‘Chi è quel signore lì?’ Quel signore lì ha fatto questo, ha fatto quell’altro… La memoria ci vuole assolutamente. Ricordare serve!“.

Continua a leggere su Fidelity News