Rimasto senza lavoro, il caposala de “Il castello delle cerimonie” trova occupazione in Svizzera

Da più di un anno senza lavoro per via delle restrizioni imposte dal Covid, Davide Gaetano, storico caposala del reality “Il Castello delle Cerimonie”, dopo un disperato appello sui social è riuscito a trovare un impiego in Svizzera.

Rimasto senza lavoro, il caposala de “Il castello delle cerimonie” trova occupazione in Svizzera

Davide Gaetano, celebre caposala e star del docu-reality Il Boss delle Cerimonie prima e de Il Castello delle Cerimonie poi, dopo 25 anni al servizio della famiglia Polese ha trovato lavoro in Svizzera. Conosciuto per il suo carattere mite e cordiale, con la pandemia anche lo storico caposala della Sonrisa si è trovato disoccupato. Le limitazioni che hanno fortemente colpito il settore della ristorazione, di fatto hanno bloccato l’attività del popolare show di Real Time incentrato sulle estrose celebrazioni organizzate nella location campana.

Sposato e con tre figli, solo qualche settimana fa Davide Gaetano aveva lanciato un disperato appello sui social network. Stremato da un anno e mezzo dove non aveva avuto modo di lavorare, si è rivolto a chiunque fosse in grado di potergli offrire una nuova opportunità professionale. “Sono alla ricerca di occupazione. Se nel mio ramo sarebbe meglio ma capisco la difficoltà del periodo. Quindi sono disposto a qualsiasi mansione” aveva precisato per mezzo di un post pubblicato sul suo account Facebook.

E a quanto pare non ha dovuto attendere molto. Come da lui stesso raccontato a NapoliToday, a tendergli la mano è stato Marco Falvo, che tra qualche giorno aprirà a Soletta, vicino a Berna, un ristorante ad “impronta” italiana. Nonostante la distanza da casa e le difficoltà legate alla lingua tedesca, l’ex caposala del programma di Real Time si è detto pronto a trasferirsi in Svizzera, dove ha tutta l’intenzione di dar seguito a questa proposta definita molto vantaggiosa. 

Nella nuova avventura in terra elvetica non sarà però accompagnato dalla propria famiglia. “Faccio un sacrificio: inizio a salire io, mi distacco, e poi si vedrà. Devo iniziare a lavorare e portare qualche risultato a casa” ha dichiarato lasciando intendere che potrà sempre essere raggiunto in un secondo momento da moglie e figli.

Ciononostante ci tiene a ribadire di non aver tagliato i ponti con la famiglia Polese, ma purtroppo in Italia non ci sarebbero le stesse opportunità garantite invece dal governo di Berna. “Le restrizioni ci sono anche in Svizzera, ma rispetto all’Italia c’è un’altra gestione. Se in Italia, ad esempio, mentre sei in zona rossa resti in balia del nulla, in Svizzera lo Stato ti aiuta e non vieni lasciato solo a te stesso” ha concluso il “gigante buono” che con la sua allegria accoglieva gli ospiti alla Sonrisa.

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