In un’atmosfera di tensione generale su presunte molestie sessuali avvenute nel mondo della cinema nostrano ed internazionale, il celeberrimo attore romano Carlo Verdone ha cercato di fare un ragionamento logico e di usare il buonsenso. “Pure lui hanno accusato?” chiede sbalordito l’attore e sceneggiatore 67enne, attualmente in tutte le sale cinematografiche con il suo ultimo film “Benedetta follia”.
Il recente nome altisonante che è saltato fuori è quello di un noto produttore cinematografico italiano. L’ultima sbalorditiva diffamazione riguardante le molestie sessuali avvenute nel mondo del cinema concerne il noto regista 94enne Franco Zeffirelli, incolpato dall’attore americano Johnathon Schaech di averlo importunato nel corso delle riprese del film “Storia di una capinera” nel lontano 1993, quando Johnathon era 24enne mentre Zeffirelli 70enne.
“Ma poveretto, ma lo lascino in pace, sta pure poco bene! Sono indignato… Mi pare che stiamo esagerando” dichiara un nauseato Carlo Verdone. “A me queste denunce che arrivano dopo 25 anni non mi quadrano più. Ti hanno molestato? Vai subito dai carabinieri, non aspetti 25 anni per andare in una trasmissione televisiva”. Il punto di vista di Verdone trasuda scetticismo e disappunto da tutti i pori.
Dopo le indiscrezioni pubblicate su svariati organi di stampa, il racconto di una ventina di attrici internazionali e la denuncia di Asia Argento, molti aspiranti attrici e attori hanno avuto la forza di superare la vergogna e raccontare tutto, portando allo scoperto un sistema di ricatti e molestie che concerne anche produttori e sceneggiatori italiani.
Ma Carlo Verdone, figlio di un rinomato critico cinematografico e cognato di Christian De Sica, non è d’accordo e – senza esitare – mette in dubbio la veridicità delle discutibili dichiarazioni dell’attore americano Johnathon Schaech. Il romanaccio 67enne si schiera nettamente a favore di Franco Zeffirelli ed esclama: “Il cinema è fatto anche di brave persone, non è tutto un puttanaio“.