Un simbolo di stile e eleganza con una bellezza davvero notevole: stiamo parlando di Raoul Bova. Un attore che ha interpretato tantissimi ruoli, riuscendo in maniera naturale ed autentica, ad indossare i panni di tutti i personaggi dei suoi numerosi film. Pur avendo indiscusse e notevoli doti fisiche, non ha mai usato la sua prestanza per avere successo, ma ha ampiamente dimostrato di avere talento e professionalità.
Senza dubbio è stato notato anche per questo suo fisico statuario, difficile da nasconder, ma la sua vera forza è sempre stata la grande maestria con la quale ha recitato ruoli difficili e ingombranti: uno su tutti “Ultimo“. E’ stato anche una rivelazione nel film “Scusa ma ti chiamo amore” tratto dal libro di Federico Moccia, le sue spiccate doti comiche sono state definite in puro stile “Grant”, l’attore per antonomasia della commedia brillante: Hugh Grant, appunto.
Ora lo ritroviamo, grazie alle foto pubblicate sul settimanale “Chi” di Alfonso Signorini, felice e rilassato, sulle spiagge di Brindisi a godersi giorni di sole e mare con la sua famiglia. La moglie Rocio è sempre in splendida forma e l’essere diventata mamma di Luna – la loro bambina (Raoul ha altri due figli, Alessandro e Francesco, avuti dal precedente matrimonio con Chiara Giordano) – l’ha resa, se possibile, ancora più bella. Ma è impossibile non notare che Bova, pur confermando il suo fascino, ha trascurato un pochino il suo fisico e i risultati sono più che evidenti.
Abituati a vederlo con addominali scolpiti e pettorali tonici, ora rimaniamo un po’ perplessi da questa nuova veste in cui Raoul si è calato. Sembra quasi che i postumi naturali che una gravidanza può, a volte, lasciare sul corpo di una donna, questa volta siano toccati al papà. Ed ecco che lo ritroviamo con qualche chiletto in più, ma con il suo solito sorriso smagliante, che vale molto di più di qualsiasi pettorale marmoreo.
Insomma, Raoul ha dimostrato, senza ombra di dubbio, che a renderlo sempre affascinante basta il suo stupendo sorriso, molto più seducente che, l’ormai perduto, fisico statuario.