Quando la disoccupazione aumenta… il sesso cala. Uno studio lo dimostra

Da uno studio gli inglesi hanno diminuito del 20% le loro prestazioni sessuali negli ultimi dieci anni e la causa principale è dovuta innanzitutto alla diminuzione di autostima da parte di coloro che hanno perduto il posto di lavoro

Quando la disoccupazione aumenta… il sesso cala. Uno studio lo dimostra

Bene, cioè male… Kate Mercer dell’University College di Londra, afferma che da un sondaggio gli inglesi hanno diminuito del 20% le loro prestazioni sessuali negli ultimi dieci anni e la causa principale è dovuta innanzitutto alla diminuzione di autostima da parte di coloro che hanno perduto il posto di lavoro. La cosiddetta ‘afasia sessuale’ si presenta quando si resta a casa forzatamente e si manifesta in tutta la sua forza quando continua l’inattività lavorativa. Le difficoltà finanziarie causano spesso la depressione che a sua volta paralizza il desiderio.

Attenzione non stiamo parlando di anziani che per motivi oggettivi possono ricorrere all’ormai famoso Viagra, il sondaggio prendeva in considerazione uomini sino ai 44 anni e la pillola blu stimola l’erezione ma nulla può contro il crollo del desiderio. Come se ciò non bastasse, un altro sondaggio effettuato dal sito d’incontri ‘It’s Just Lunch ‘ afferma che su mille donne intervistate solo il 4% si è dichiarato disponibile ad uscire con un disoccupato, il 21% ‘doveva rifletterci’ e le altre, ovvero 750 su mille… col cavolo avrebbe preso in considerazione un uomo senza lavoro, neanche per l’avventura di una notte.

Per pura curiosità, invertendo le posizioni, due uomini su tre sarebbero disponibili a uscire con una donna senza lavoro, ma la metà di questi vorrebbe sapere cosa fa la donna in tutto quel tempo libero. Il bello ( per modo di dire) è che quelli che posseggono un lavoro devono impegnarsi il doppio rispetto a prima e quindi… si stanno stressando sempre più …e anche loro fanno meno l’amore.

Insomma, non se ne esce. In compenso volete sapere chi ha incrementato le proprie performance sessuali? I pensionati! Infatti dai 65 ai 75 anni di età le cose vanno meglio (non è un invito ad invidiare i pensionati bensì a gestire meglio la realtà corrente).

Quando la disoccupazione aumenta... il sesso cala. Uno studio lo dimostraLa Dottoressa Silvia Rotondi sostiene che per l’uomo in particolare la perdita del lavoro deteriora il suo ruolo di compagno, di padre, di marito. Per combattere questo stato che porta al pericoloso avvitamento su se stessi, la psicologa consiglia di riscoprire in noi le parti meno conosciute esplorarle cercando i nostri lati migliori evitando di isolarci con un approccio il più positivo possibile. Se riusciremo a sorridere, anche iniziando dalle cose più piccole che però ci piacciono, pian piano ritroveremo il piacere di vivere, ci presenteremo quindi al mondo con un approccio migliore e avremo maggiori probabilità anche di trovare una occupazione e riappropriarci del desiderio sessuale.

Non dobbiamo dimenticarci che la vita sorride a chi le sorride. Non è facile, ma vale la pena tentare… con determinazione.

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