"Putin è morto". Bomba al Cremlino degli 007, la notizia fa il giro del mondo (2 / 2)

La situazione in Ucraina, dal 24 febbraio 2022 in poi è stata un’escalation di degenerazione. il tempo sta scorrendo in fretta, è passato più di un anno e mezzo, eppure tutto continua a peggiorare in modo drastico e irreversibile.

I ben informati, coloro che si interessano alla politica e, di riflesso, ,a tutto ciò che vicissitudini politiche implicano sul piano sociale ed economico, ormai diverso tempo fa hanno appreso delle notizie raggelanti  sul conto di Putin che, a detta di  alcuni ex esponenti dei Servizi Segreti britannici, sarebbe addirittura “già” deceduto. 

Sappiamo perfettamente che Putin è vivo e vegeto, ma diversi mesi fa, gli  ex membri degli 007 di Londra parlarono di decesso del presidente Russo, stroncato da una grave neoplasia, tanto che la notizia del suo decesso venne anche  riportata sul Daily Star. 

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Giusto per rincarare la dose, i dirigenti del MI6  ipotizzarono addirittura quello che, normalmente, si vede solo nelle pellicole cinematografiche, ossia che Russia avrebbe potuto avvalersi di  controfigure in caso di decesso del presidente russo, dal momento che in caso di trapasso improvviso, i fedelissimi si troverebbero in seria difficoltà, e le persone a lui infedeli potrebbero fare un Colpo di Stato,  mettendo termine alla situazione in Ucraina. “Una controfigura potrebbe essere stata utilizzata anche in occasione di eventi pubblici, come la parata del Giorno della Vittoria di Mosca all’inizio di questo mese” – così riferiscono gli 007 britannici.  Nel momento in cui scriviamo, il conflitto tra Russia e Ucraina è tutt’altro che risolto.

La marcia di Yevgeny Prigozhin, proprio ieri,  si è fermata a 200 km da Mosca. Come noto, il capo della Wagner ha lanciato la sfida a Putin (vivo e vegeto), penetrando con le sue milizie in territorio russo  e non ha incontrato  nessuna resistenza.  Ieri per la Russia è stato un giorno drammatico,  in cui il Paese è sembrato poter precipitare in una guerra civile. Eppure ieri sera, quando le sorti sembravano essersi ribaltate, con la capitale russa  che sembrava ormai nel mirino, il  presidente bielorusso Alexander Lukashenko si è intestato un negoziato “durato tutto il giorno e in accordo con Putin” durante il quale al capo di Wagner sarebbero state fornite “garanzie assolutamente vantaggiose e accettabili”, pur di far ritirare i suoi uomini dalla Russia.

La guerra in Ucraina è arrivata a 487 giorni. Sono davvero tanti i bollettini diramati a riguardo, anche se, con certezza, non si può stabilire un numero preciso di deceduti ucraini, siano essi civili e militari, e di quanti siano deceduti tra i russi.  I bilanci si rincorrono ma quel che è certo è che, nel conflitto, sono in tantissimi gli innocenti, tra cui moltissimi bambini, minori, vittime innocenti di una situazione in cui non c’entrano nulla.  La brigata Wagner, dopo la ribellione,  ha fermato la sua avanzata a 200 chilometri da Mosca. Il capo dei mercenari, Prigozhin, ha dichiarato: “Torniamo indietro per non spargere sangue”. C’è davvero una grande tensione, con moltissimi edifici evacuati. La situazione è letteralmente fuori controllo e tutto è destinato ancora a cambiare.