Polvere di stelle e silenzi: Eleonora Giorgi tra il cinema perduto e i ricordi di chi resta

Vittorio Cecchi Gori e Rita Rusic rievocano Eleonora Giorgi a Domenica In, tra il talento di un’attrice iconica messa ai margini dopo lo scandalo di Angelo Rizzoli e un’eredità di affetto che vive nei suoi figli.

Polvere di stelle e silenzi: Eleonora Giorgi tra il cinema perduto e i ricordi di chi resta

La poltrona di Domenica In si è trasformata in un palcoscenico di memorie quando Vittorio Cecchi Gori, tra un ricordo e un sorriso, ha riportato alla luce il nome di Eleonora Giorgi. L’ex produttore, con il suo passato di premi Oscar e pellicole indimenticabili, ha dipinto l’attrice come una stella che brillava nei suoi film – da Borotalco a Compagni di scuola – ma che, inspiegabilmente, si è spenta troppo presto agli occhi del grande schermo.

Mara Venier, padrona di casa, ha accolto quel flusso di nostalgia, mentre la Giorgi, scomparsa di recente, sembrava quasi aleggiare tra le parole degli ospiti. Carlo Verdone, con la sua voce calda e sincera, ha tessuto un elogio che profumava di set cinematografici: vent’anni di collaborazioni con Cecchi Gori e l’attrice, un sodalizio che ha regalato al pubblico risate e riflessioni. “Era unica“, ha detto, quasi a voler fermare il tempo su quei giorni di successi condivisi. Ma è stato Vittorio a lanciare un’ombra sul passato: “Eleonora aveva ancora tanto da offrire. Mi chiedo perché abbia smesso di brillare nei film. Forse, dopo le vicende con Angelo Rizzoli, il cinema l’ha lasciata indietro“. 

Rita Rusic, ex compagna di Cecchi Gori e amica intima di Eleonora, ha preso la parola con un tono che oscillava tra dolcezza e amarezza.

Voleva venirti a trovare, Vittorio, ma poi le sue condizioni sono peggiorate“, ha raccontato, svelando un desiderio mai realizzato. Poi, un’osservazione che pesa: “Ha abbandonato il cinema presto, e ne ha sofferto. Scrisse un copione, una storia delicata, e ho capito quanto talento avesse anche con la penna“. Rita ha aggiunto una nota tagliente: “Spesso le donne finiscono per portare sulle spalle il prezzo delle scelte altrui“.

Un riferimento velato a quel matrimonio con Rizzoli, un’unione che si sgretolò sotto il peso dello scandalo della Loggia P2 negli anni Ottanta, quando l’editore finì travolto da accuse e arresti.  Da quel momento, la carriera di Eleonora si è come rarefatta. Lei stessa, anni dopo, aveva raccontato a La Confessione di Peter Gomez un aneddoto che sa di porte chiuse: “Sul set, tutto cambiò all’improvviso. Angelo rideva di quelle liste, diceva che era solo un club di amici. Quando gli chiesi di più, mi zittì: ‘Se ti sta bene, resta; altrimenti, sai dov’è la porta’. E così finì“.

Mara Venier ha rivolto un pensiero ai figli della Giorgi, Andrea e Paolo, custodi di un amore che l’attrice ha seminato fino all’ultimo. Rita Rusic ha chiuso con un’immagine che resta: “Eleonora era una madre che riempiva ogni spazio. I suoi ragazzi hanno trovato in lei una forza che ora condividono: non rimandare mai l’affetto”.  La Giorgi, sposata a Rizzoli nel 1979, aveva trovato in lui un appiglio in anni difficili, ma quel legame si è rivelato un bivio. Dopo la separazione nel 1984, il cinema le ha voltato le spalle, quasi dimenticando il suo sorriso inconfondibile. Oggi, le parole di chi l’ha conosciuta riaccendono una luce su una donna che, tra copioni e silenzi, ha lasciato un segno che il tempo non cancellerà.

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