Pigna rescinde il contratto, Ferragni contesta e reagisce

Chiara Ferragni ha intrapreso azioni legali contro Pigna, azienda di cartoleria, per la rottura unilaterale di una collaborazione seguita alla pubblicazione di accuse di truffa aggravata nei confronti della Ferragni.

Pigna rescinde il contratto, Ferragni contesta e reagisce

In una mossa che ha scosso il mondo dell’imprenditoria e dell’influencing italiano, Chiara Ferragni ha deciso di intraprendere azioni legali contro Pigna, l’azienda di cartoleria con cui aveva precedentemente stabilito una collaborazione. Al centro della contesa, la decisione unilaterale di Pigna di interrompere la partnership in seguito alle indagini per truffa aggravata a carico di Ferragni relative al caso Balocco.

Attraverso la sua società, Fenice, Ferragni ha sollevato questioni legali riguardanti la presunta violazione del contratto da parte di Pigna e la legittimità dell’interruzione unilaterale dei rapporti commerciali. Fenice punta il dito in particolare contro il metodo di comunicazione adottato da Pigna, che ha annunciato la fine della collaborazione pubblicamente prima di informare direttamente l’imprenditrice, mettendo in luce una presunta mancanza di buona fede nell’esecuzione del contratto.

La situazione si complica ulteriormente considerando le dichiarazioni precedenti da parte dell’Amministratore Delegato di Pigna, Massimo Fagioli, che aveva descritto la collaborazione con Ferragni come “proficua e soddisfacente“. Queste parole sembrano contrastare con la decisione successiva dell’azienda di tagliare i ponti, citando il proprio codice etico aziendale e la necessità di mantenere comportamenti etici e rispettosi delle leggi.

Pigna non è l’unica azienda ad aver interrotto la collaborazione con Ferragni, seguita da nomi noti come Safilo e Coca Cola, aggiungendo ulteriori sfaccettature a una vicenda già di per sé complessa. Queste azioni hanno portato Fenice ad annunciare iniziative legali anche nei confronti di altri partner che hanno violato i contratti di collaborazione. La partnership originaria tra Pigna e Ferragni prevedeva la creazione di una linea di cartoleria dedicata al mondo scolastico, comprendente quaderni, astucci, penne e matite, un progetto che aveva suscitato interesse e attenzione nel pubblico.

Questa vicenda, che unisce questioni legali a dinamiche di immagine e reputazione, tiene banco nelle conversazioni sia nel mondo dei business che in quello dei social media, evidenziando la delicatezza delle partnership tra grandi marchi e figure pubbliche in un’era sempre più digitale e sotto l’occhio attento dell’opinione pubblica.

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