La notizia era circolata qualche giorno fa destando non poco scalpore: Paris Jackson, la figlia di Michael Jackson, dopo aver assistito a Leaving Neverland, il docu-film riguardante il padre, aveva tentato di suicidarsi tagliandosi le vene.
A diffondere la news era stato il sito di gossip americano TMZ, secondo il quale il documentario sarebbe stato decisamente troppo sconvolgente per l’attrice e modella poco più che 20enne. Nel video di oltre 4 ore, sono infatti presenti delle testimonianze dettagliate su presunte violenze e molestie commesse da Jacko a danno di minori. Il Re del Pop viene qui descritto come una abile manipolatore che con l’inganno adescava e abusava dei bambini.
Nonostante l’autorevolezza del sito, in passato alcune delle notizie proposte si sono dimostrate delle bufale. E così sembra essere stato anche nel caso di Paris Jackson, che ha prontamente smentito quella che a sua detta è una news priva di fondamento. Per farlo ha pubblicato un messaggio su Twitter, in cui ha ribadito che quelle riportate dai media sono solo “bugie, bugie e ancora bugie”. Non contenta ha poi rincarato la dose, scagliandosi contro TMZ con un più colorito “Fan*ulo, bugiardi bastardi”.
Da sempre schierata a fianco del padre, la cui memoria a 10 anni dalla morte continua ad essere macchiata da accuse molto pesanti, Paris-Michael Katherine Jackson ha risposto immediatamente anche per rassicurare amici, parenti e fan, in apprensione per le sue condizioni di salute. La notizia categoricamente smentita dall’interessata, la vedeva infatti ricoverata in condizioni giudicate stabili.
Sulla vicenda rimane comunque un alone di mistero: il sito TMZ avrebbe infatti diffuso la notizia citando fonti della famiglia e delle autorità di polizia. In secondo luogo non sarebbe la prima volta che l’attrice e modella avrebbe provato a togliersi la vita: anche nel 2013 decise di tagliarsi le vene dopo aver preso degli antidolorifici. In quella circostanza cambiò però idea all’ultimo istante, chiamando la linea che offre supporto agli aspiranti suicidi.