Paris Hilton rivela: "I miei genitori mi spedirono in una scuola lager"

In un'intervista al Corriere della Sera, la Hilton ha dichiarato di aver deciso di scrivere l'autobiografia per rivendicare la sua voce e aiutare coloro che hanno vissuto esperienze simili. Ha anche affrontato apertamente il tema delle avances subite.

Paris Hilton rivela: "I miei genitori mi spedirono in una scuola lager"

Il mondo sta per scoprire un nuovo lato di Paris Hilton, l’ereditiera iconica e celebre, che a breve compirà 43 anni. In occasione del suo compleanno, Paris ha deciso di fare un regalo a se stessa e ai suoi fan, aprendo le pagine del suo diario personale attraverso un libro intitolato “Paris – La mia storia“, in arrivo nelle librerie italiane il prossimo 23 gennaio.

L’autobiografia di Paris Hilton è un viaggio intimo che parte dall’infanzia della celebrità, svelando i dettagli della sua crescita fino a diventare la donna che è oggi. La storia attraversa un’adolescenza caratterizzata non solo da episodi trasgressivi ma anche da eventi pesanti e difficili, tra i quali emergono particolari inediti sul periodo trascorso in una scuola per adolescenti ribelli, una parentesi che Paris definisce più simile a una “dittatura” che a un istituto educativo.

Paris Hilton, in una recente intervista al Corriere della Sera, ha dichiarato di aver deciso di scrivere la sua autobiografia per rivendicare la propria voce, affermando che i media hanno a lungo controllato la narrazione della sua esistenza. Ha espresso l’intenzione di utilizzare la sua storia per aiutare altre persone con esperienze simili, impegnandosi a fare luce su argomenti importanti attraverso i suoi canali mediatici.

Nell’intervista Paris ha confessato che la decisione dei genitori di farla prelevare di notte da due uomini per portarla in questa scuola ha lasciato cicatrici profonde nella sua anima. Ma ciò che ha scosso l’opinione pubblica è il coraggio con cui Paris ha affrontato il tema delle avances subite durante quegli anni bui. A soli 13 anni, la socialite rivela di essere stata toccata un professore, definendo il bacioorribilmente stupendo” e, dopo decenni, usando la parola “pedofilo” per descrivere l’uomo.

Paris Hilton ha dichiarato che il suo libro non è solo un modo per condividere la sua storia, ma anche per aiutare coloro che hanno vissuto esperienze simili. Ha affermato: “Ho sentito che finalmente era giunto il momento di rivendicare la mia voce. La motivazione alla base della scrittura di questa mia autobiografia è aiutare altre persone e usare la mia voce per fare luce su argomenti importanti.

Il rapporto con i genitori è un altro aspetto delicato che Paris affronta senza mezzi termini. Sebbene ancora cerchi di ricucire i legami con la sua famiglia, non ha ancora perdonato completamente i genitori per la loro decisione di mandarla in quella “scuola” che ha segnato la sua vita.

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