Sono passati quasi 10 anni dalla sua elezione al soglio pontificio, quando in seguito alle clamorose dimissioni di Benedetto XVI, divenne il primo Papa proveniente dal continente americano. Nell’arco di questi anni Papa Francesco ha rivoluzionato molti aspetti della Chiesa cattolica sdoganando per la prima volta alcuni temi molto scottanti.
Molto attivo nella vita politica, non si è mai tirato indietro ad esprimersi circa le questioni più importanti del momento, come in ultimo la crisi umanitaria nell’Est Europa. Di recente dal Vaticano molti hanno fatto notare come Papa Francesco pare abbia adottato una strategia precisa in merito alle nomine dei Cardinali: vediamo di cosa si tratta.
La bomba dal Vaticano
Ormai in molti hanno chiara quella che sembra essere una vera e propria strategia adottata dal Pontefice. Papa Francesco sembra si stia adoperando affinchè il suo successore al soglio pontificio sia una figura diversa dal solito. In sostanza le ultime nomine dei cardinali hanno evidenziato come Bergoglio intenda slegarsi da certe tradizioni senza privilegiare la Chiesa italiana o europea.
Infatti, è evidente come tra gli eletti manchino rappresentanti di città italiane importantissime, da sempre il cuore della Chiesa italiana. Per il vaticanista Paolo Rodari non ci sono dubbi, è questa la strategia adottata dal Pontefice: “Ormai è cosa nota. Per Francesco non conta il prestigio della diocesi o quanti cardinali essa ha dato alla Chiesa in passato, quanto lo spirito di servizio che gli stessi vescovi prescelti hanno dimostrato nel corso del loro ministero”.
In sostanza Papa Bergoglio intende premiare non più il prestigio della diocesi e la sua storia, ma bensì il valore che i vescovi hanno dimostrato durante il loro operato. La scelta dei cardinali, tra i quali ovviamente sarà eletto poi il nuovo Papa, attiene ora unicamente a criteri meritocratici. Forse sarebbe bene prendere esempio spunto da questo tipo di mentalità anche al di fuori del mondo della Chiesa.