Paolo Bonolis si confessa: dai segreti di "Ciao Darwin" alla quarantena

Paolo Bonolis, attraverso un'intervista rilasciata al magazine "Tv Sorrisi e Canzoni", ha confessato quali segreti si celano dietro una trasmissione come "Ciao Darwin" e ha parlato della quarantena vissuta.

Paolo Bonolis si confessa: dai segreti di "Ciao Darwin" alla quarantena

Paolo Bonolis è uno dei conduttori televisivi più amati e apprezzati di sempre. Abbiamo potuto ammirare il suo talento e la sua bravura sia a Mediaset che in Rai, dove nella rete del biscione ha condotto programmi di punta come: “Ciao Darwin“, “Il senso della vita“, “Chi ha incastrato Peter Pan” e soprattutto il preserale di successo, “Avanti un altro“.

Attraverso un’intervista rilasciata al magazine “Tv Sorrisi e Canzoni“, Bonolis ha parlato del proprio lavoro e in particolare ha raccontato i segreti che si celano dietro un programma di successo come “Ciao Darwin”. Per portare a compimento una trasmissione come “Ciao Darwin” – che in queste settimane sta andando in onda, su Canale 5, in replica e nonostante ciò sta riscuotendo enorme successo – c’è bisogno di molto tempo, idee e organizzazione.

Come lo stesso Bonolis ha ammesso: “Si tratta di una trasmissione molto complicata da realizzare, ci lavorano 300 persone e quando mi ci metto non faccio altro per sette mesi“. Ciò spiega anche per quale ragione la trasmissione non venga mandata in onda a cadenza annuale, ma tra un’edizione e l’altra intercorre qualche anno in più.

Paolo ha inoltre spiegato quale sia la ricetta perfetta per “Ciao Darwin”: “Prendete del disincanto e unitelo a una bella dose di ‘irriverenza irrispettosa’. Aggiungete a ogni portata idee fresche fornite da autori come Sergio Rubino e Marco Salvati. Togliete ogni perdita di tempo e amalgamate il tutto con ritmo incalzate. Non fate mai mancare la sincerità: ‘Ciao Darwin’ guarda in faccia le brutture umane che i perbenisti fingono di non vedere“.

Un’analisi attenta e minuziosa quella del conduttore, che vede nella trasmissione la sua creatura perfetta, a cui va senza ombra di dubbio aggiunta la bravura di un braccio destro perfetto come Luca Laurenti. Infine, il conduttore ha parlato del periodo vissuto in quarantena, ammettendo come grazie alla vicinanza della sua famiglia e al fatto che abbia una grande casa, si sente molto più fortunato rispetto a tante altre persone.

Nonostante tutto però, anche Bonolis inizia a sentire le conseguenze della reclusione forzata, ammettendo che gli mancano le cose più semplici e normali, come l’andare al cinema o al mare, dichiarando: “Soffro di claustrofobia dell’anima“. Insomma, anche per Paolo tutta questa situazione dettata dal Coronavirus è dura.

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