Ornella Muti, la sorella Claudia Rivelli arrestata. Droga dello stupro in casa: "È per le pulizie"

La sorella di Ornella Muti, Claudia Rivelli, è stata trovata in possesso di un ingente quantitativo di droga dello stupro. La 71enne ha spiegato alle forze dell'ordine: "Per me era un detergente come altri".

Ornella Muti, la sorella Claudia Rivelli arrestata. Droga dello stupro in casa: "È per le pulizie"

L’irruzione della polizia romana nell’abitazione di Claudia Rivelli, sorella dell’attrice Ornella Muti, ha portato al ritrovamento di un’ingente quantità di Gbl, sostanza conosciuta come “droga dello stupro” capace di rendere completamente soggiogabile chi l’assume, inibendo la volontà e rimuovendo ogni ricordo. La donna è stata arrestata con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio, così come riporta “Il Tempo“. 

Quando le forze dell’ordine sono entrate nella casa della 71enne, hanno aperto il pacco recapitato alla donna contente un flacone da un litro con una sostanza inodore al suo interno. Dopo analisi di laboratorio, è stato confermato che il liquido fosse proprio Gbl e nell’abitazione della Rivelli sono stati ritrovati altri due flaconi, uno dei quali ancora imballato. La polizia giudiziaria di Fiumicino, da mesi sulle tracce di questa famigerata sostanza, era in attesa di una grossa quantità in arrivo all’aeroporto e proprio lo scorso mercoledì aveva tracciato un pacco sospetto che sarebbe poi stato consegnato in uno dei quartieri più “in” di Roma.

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Oltre allo sgomento dopo aver appurato chi fosse il destinatario, gli agenti sono rimasti spiazzati dalla giustificazione della Rivelli riguardo al possesso della sostanza: “Io la uso per pulire l’auto di mio figlio e per lucidare l’argenteria. Per me è una specie di acquaragia. Me l’ha fatto scoprire mia madre, che la utilizzava da vari anni: prima di morire aveva chiesto a mio figlio di ordinarla su internet, ma invece di un flacone ne sono arrivati due. Ha pagato lui, io non sono pratica“, con queste parole la sorella di Ornella Muti ha cercato di chiarire la sua posizione al giudice Valentini, dopo essere stata portata in una cella di sicurezza dove ha trascorso l’intera notte.

Il pacco, pronto per essere spedito al figlio che attualmente si trova a Londra, è stato recapitato nell’abitazione della madre defunta ed è stata proprio lei ad insegnare alla figlia l’utilizzo di questa sostanza per le pulizie domestiche, a detta della Rivelli.

Davanti allo stupore del giudice che le chiede: “Ci vuole dire che usava la droga per fare le pulizie di casa?” la Rivelli ribadisce ancora una volta ciò che aveva poco prima affermato: “Per me era un detergente come altri. Altrimenti una madre, sapendo che era droga, non l’avrebbe spedito al figlio. E il mio non fa uso di stupefacenti”. Spiegazione che potrebbe essere seriamente presa in considerazione, tenendo conto che alla donna è stata concessa la libertà. Nonostante l’arresto sia stato convalidato, la Rivelli è tornata libera senza nessuna misura cautelare e sta aspettando l’inizio del processo.

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