Nicole Kidman e il dramma per la perdita dei figli

Nicole Kidman si racconta a un magazine in cui svela particolari scioccanti riguardo la sua vita. L'attrice confessa di avere subìto due aborti e che il dolore è stato traumatico, ma oggi è orgogliosa di essere mamma.

Nicole Kidman e il dramma per la perdita dei figli

In una intervista rilasciata al magazine britannico Tatler, Nicole Kidman si racconta. Dalla famiglia ai figli sino al ruolo di mamma e fa una confessione shock. L’attrice, ex moglie di Tom Cruise, racconta il suo dramma, quando perse due bambini avuti da Tom Cruise. Ecco la sua storia e come è riuscita a farcela.

E’ difficile portare dentro un peso così ingombrante e difficile, riuscendo a parlarne solo oggi. E’ quello che racconta Nicole Kidman, la quale svela che lei e l’ex marito Tom Cruise hanno subìto la perdita di due bambini. Siamo negli anni 90, quando Nicole Kidman aveva appena 23 anni e perse suo figlio per via di una gravidanza extrauterina, mentre nel 2001 perse un altro figlio per via di un aborto spontaneo.

Oggi che è mamma, sa quanto per lei sia stato difficile coronare questo sogno, ma è contenta di essere riuscita a realizzare questo suo desiderio. “Diventare mamma è stato un percorso lungo e doloroso, un miracolo”. Sa cosa significa provare dolore subito dopo l’aborto. “Conosco il desiderio immenso e doloroso. La perdita che si prova dopo un aborto è qualcosa di cui non si parla abbastanza, ma è un grandissimo dolore”.

Nicole Kidman, insieme all’ex marito Tom Cruise, ha adottato due figli: nel 1992 Isabella e Connor nel 1995. Inoltre, l’attrice ha anche altri due figli con il nuovo marito, ovvero Keith Urban, dal quale ha Sunday Rose nata nel 2008 che oggi ha 10 anni e Faith Margaret, nata nel 2010 e che oggi ha 8 anni.

Oggi l’attrice è serena e felice. Il suo sorriso è un esempio lampante di questo suo stato di benessere. Durante l’intervista, racconta anche della sua famiglia con Keith e di quanto stiano bene: “Con Keith siamo una famiglia molto unita e in casa parliamo di tutto. Prendiamo molto seriamente la responsabilità di essere genitori, ma vogliamo anche avere una conversazione aperta con i nostri bambini”.

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