Chiara Ferragni si trova nei guai con l’Antitrust, con le due società dell’imprenditrice che sono andati nell’occhio del ciclone ricevendo una multa di oltre 1 milione di euro per il caso del pandoro griffato Balocco. Mentre l’azienda con sede a Fossano invece ha ricevuto una sanzione di 420mila euro.
Circa un anno fa la Ferragni aveva lanciato sul mercato, in collaborazione proprio con Balocco, il “Pandoro Pink Christmas“, che le ha permesso di produrre un pandoro griffato con tanto di scatola rosa e il logo dell’imprenditrice, cioè l’occhio azzurro con le lunghe ciglia nere. I guadagni del pane dolce natalizio doveva essere donato totalmente in beneficenza ma, già nel luglio 2023, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato avevano iniziati dei controlli per presunta pratica commerciale scorretta per un’iniziativa solidale promossa tra novembre e dicembre del 2022.
La maxi multa ricevuta da Chiara Ferragni
E, nelle ultime ore, è arrivato la notizia: secondo L’Antitrust, ovvero il corpo normativo che l’autorità pubblica pone a tutela della concorrenza, si sarebbe trattato proprio di pratica scorretta: “Hanno fatto intendere ai consumatori che, acquistando il pandoro ‘griffato’ Ferragni, avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino per acquistare un nuovo macchinario per le cure terapeutiche dei bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing. La donazione, di 50mila euro, era stata invece già effettuata dalla sola Balocco mesi prima. Le società riconducibili a Chiara Ferragni hanno incassato dall’iniziativa oltre 1 milione di euro“.
Per questo motivo l’AGCM – Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato, ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi di Chiara Ferragni, nel pagare una multa di 400mila euro e per 675mila euro, per un totale di più di un milione di euro, mentre la Balocco viene sanzionata di 420mila euro.
Come si può leggere sul sito dell’AGCM, la pratica scorretta si è articolata in diverse condotte: nella prima hanno fatto credere che acquistando il “Pandoro Pink Christmas” al prezzo di oltre 9 euro, anziché di circa euro 3,70 del pandoro normale senza il logo della Ferragni, i consumatori avrebbero contribuito alla donazione, cosa che poi non si è avverata.
La seconda di aver diffuso la cosa non vera, su ogni cartiglio, che l’acquisto del prodotto avrebbe contribuito alla donazione pubblicizzata, e la terza in merito alla stories e post pubblicati da Ferragni che comprando il “Pandoro Pink Christmas” si poteva contribuire alla donazione e che la diretta interessata partecipava direttamente alla donazione, circostanze risultate non rispondenti al vero.
In merito è intervenuto anche il Codacons, che ha chiesto immediatamente a Chiara Ferragni di pagare per la pubblicità ingannevole: “Abbiamo avviato un’azione legale contro la Balocco e Chiara Ferragni, chiedendo ai due soggetti di rimborsare il costo del pandoro a tutti i consumatori che hanno aderito all’iniziativa di solidarietà”.