Miriam Leone bullizzata al liceo per le sopracciglia: “Mi chiamavano Elio e le Storie Tese”

Intervistata dal "Corriere della Sera", Miriam Leone oltre a parlare dei suoi recenti impegni come attrice, ha raccontato quale sofferenza abbia patito al liceo, quando veniva bullizzata per le sue folte sopracciglia.

Miriam Leone bullizzata al liceo per le sopracciglia: “Mi chiamavano Elio e le Storie Tese”

Dopo aver vinto Miss Italia nel 2008, Miriam Leone ha iniziato a lavorare al cinema con registi come Veronesi, Miniero e Bellocchio. A breve i fan potranno vederla nelle sale cinematografiche in Marilyn ha gli occhi neri di Simone Godano oltre che nell’attesissimo Diabolik dei Manetti Bros in cui si calerà nel ruolo dell’affascinante Eva Kant, l’inseparabile compagna del Re del Terrore

Intervistata per l’occasione dal Corriere della Sera, la 36enne di origini catanesi ha voluto anche ricordare i momenti in cui non veniva apprezzata per la sua bellezza. Anzi, a ben vedere, proprio un dettaglio del suo aspetto fisico faceva sì che al liceo fosse presa di mira dai bulli: le sue folte sopracciglia.  

All’epoca ricorda soprattutto quanto fosse difficile convivere con gli insulti denigratori. “Mi prendevano in giro. Mi chiamavano Elio e le Storie Tese”. Per questo motivo non è stato facile mettersi alle spalle gli attacchi di chi la offendeva. “Ci ho messo una vita ad accettare la mia faccia” ha precisato l’attrice che ora non viene più scalfita da chi la vuole ridicolizzare. Ciononostante ancora oggi la gente la vede bella e non riesce a capire il perché. “Non sono mai contenta del mio aspetto”. 

E dopo un passato segnato dal body shaming e dalle offese che la facevano sentire diversa, quasi fosse stata una straniera, il trampolino che le ha permesso di rivalutarsi e acquisire sicurezza nei propri mezzi è stata la vittoria a Miss Italia 2008. “È stata una porta per l’emancipazione, il mio provino davanti a milioni di persone. Dopo ho potuto camminare da sola, sperimentare”. 

Così, dopo quella che non ha avuto difficoltà a definire una discesa agli inferi in cui è stata bersagliata da “chiacchiere da bar che valgono zero“, ha dato avvio ad una nuova fase della sua vita. Miss Italia è stato un crocevia fondamentale, da qui sapendo che avrebbe dovuto restituire la corona, prima di farlo ha realizzato una copia che conserva in bagno. “Mi serviva una testimonianza. Un giorno, quando sarò anziana, la mostrerò a figli e nipoti e dirò: sono stata Miss Italia“.

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