Con la stretta del Coronavirus si è assistito ad un vero e proprio stop di tutta la macchina economica a tempo indeterminato; molti infatti, dal punto di vista della televisione, sono i programmi sospesi, soprattutto quelli dove il fattore pubblico appare più che fondamentale, come i programmi condotti da Maurizio Costanzo e la moglie Maria De Filippi.
Programmi che sanno trasmettere emozioni, che sanno far divertire e allo stesso tempo creare informazione; programmi di punta condotti dalla coppia di coniugi, che ora invece sono sospesi a data da destinarsi. Persino la puntata finale di “Amici” si è consumata in maniera del tutto asettica, senza pubblico, senza abbracci ne troppi festeggiamenti per la vincitrice dell’edizione.
Al Corriere Della Sera, Maurizio Costanzo ha rilasciato una curiosa intervista dove rivela come sta trascorrendo i suoi momenti di Coronavirus, e soprattutto svela qualcosa riguardante la moglie Maria, che pare indossi la mascherina solo in auto; il marito giustifica il suo comportamento: “Non abbiamo mai frequentato salotti o fatto cene a lume di candela fuori di casa […] può anche pensare che siamo parenti stretti del Coronavirus. Isolamento? Ma no, è che torniamo tardi. Mi piace aspettarla la sera per mangiare“.
A breve si concluderà anche l’esperienza del “Grande Fratello Vip” e Costanzo spende due parole anche sui concorrenti arrivati in finale, dove pare che ogni volta che vengono eliminati, non si risparmiano in pianti di tristezza, e Costanzo a tal proposito afferma: “Quelli piangono quando vengono eliminati perché sanno che fuori li aspetta il coronavirus“.
I programmi televisivi si sono sempre più snelliti tra le proposte serali, la Mediaset infatti lancia molto spesso in onda programmi registrati, mandando in diretta solo pochissimi programmi come “Striscia la Notizia“. Molte perplessità nascono anche quando tutta la situazione emergenziale sarà rientrata; molti programmi della De Filippi come “Uomini e Donne“, avevano come fattore fondamentale i balli di gruppo, le esterne e tante effusioni, fattori che, almeno all’inizio, non possono essere attuati, per evitare ovviamente contagi gratuiti.