Matteo Renzi: "Le focaccette posso solo guardarle, sono a dieta"

In occasione della Festa dell'Unità svoltasi a Genova, l'ex premier Matteo Renzi ha mentito pubblicamente, negando di aver consumato delle focacce appena fritte, degustate pochi minuti prima davanti le telecamere e i flash dei fotografi presenti all'evento.

Matteo Renzi: "Le focaccette posso solo guardarle, sono a dieta"

L’ex premier Matteo Renzi, in occasione della Festa dell’Unità svoltasi al Porto Antico di Genova – oltre ad aver presentato il suo nuovo libro “Avanti” – è stato pizzicato mentre assaporava bellamente delle focaccette appena fritte. E fin qui nulla di strano, se non fosse per il suo repentino negare ai microfoni dei cronisti de “La Repubblica”.

Sebbene si trattasse di un veniale peccato di gola – innocente e legittimo – ai giornalisti che gli chiedevano un giudizio spassionato sulle focacce, il segretario del Partito Democratico ha dichiarato con nonchalance: “Le focaccette ho potuto soltanto guardarle, sono a dieta”.

Nonostante l’evidente e palese presenza di numerosi smartphone e fotocamere alla Festa dell’Unità – in aggiunta ai fotografi professionisti impegnati a documentare l’evento – il toscano Matteo Renzi ha scelto di negare di aver consumato delle focacce, senza una apparente e valida motivazione.

A smascherare il suo sgarro dietetico e confutare la sua dichiarazione, un video pubblicato sul sito web de “La Repubblica”, il quale testimonia e dimostra la presenza del segretario del Partito Democratico in fila per consumare le fragranti focacce genovesi appena fritte.

È pur vero che tutti i dietologi sono intransigenti e severi quando si tratta di sgarri extra al proprio regime dietetico, però non sembra essere realmente questo il valido motivo che ha spinto l’ex premier a negare l’evidenza. Si ipotizza che possa esser la moglie Agnese, con la sua silhouette taglia 38, ad intimorire e terrorizzare le scelte nutrizionali del 42enne.

In ogni caso non lo si può biasimare se ha ceduto alla tentazione. Sono veramente innumerevoli le occasioni e gli eventi pubblici nei quali l’ex presidente del consiglio si trova in difficoltà a rifiutare una pietanza tipica del luogo in cui è andato a far visita.

Giusto per portare degli esempi, nella città di Bari fu “costretto” ad assaggiare i panzerotti per non dispiacere i ristoratori pugliesi. A Bergamo, invece, dovette assaporare dei cannoncini ripieni alla crema. Di questo passo, con tutte queste irresistibili degustazioni, le sue eleganti e griffate camicie di Ermanno Scervino potrebbero rimpicciolirsi e venirgli strette.

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