Massimo Ciavarro: “Vi racconto la mia storia con Moana Pozzi”

Massimo Ciavarro confessa di aver avuto una relazione con Moana Pozzi. Nella sua autobiografia il matrimonio con Elena Giorgi e la carriera iniziata dopo la morte del padre

Massimo Ciavarro: “Vi racconto la mia storia con Moana Pozzi”

Massimo Ciavarro ha confessato di aver avuto una storia con Moana Pozzi.

Alla vigilia dell’uscita della sua autobiografia dal titolo “La forza di cambiare”, Massimo Ciavarro parla della sua vita e dei suoi amori, tra cui figura anche la scomparsa Moana Pozzi, un vero sex symbol degli anni Settanta ed Ottanta ed ancora adesso, a distanza di parecchi anni dalla sua scomparsa, ancora ricordata da tutto il mondo dello spettacolo.

Una storia breve ma intensa quella di Massimo Ciavarro e Moana Pozzi: “Con Moana Pozzi ho avuto una storia breve, era timida, tranquilla, di sani principi. A letto mi riservò un 6 perché quando avevamo fatto l’amore, non mi ero tolto i boxer”. Una storia che però l’attore ricorda con grande affetto. “Conservo un bellissimo ricordo. Moana era una ragazza con straordinari occhi verdi”.

Nel suo libro Massimo Ciavarro racconta anche la sua vita difficile e gli inizi della carriera dopo la morte del padre. “Avevo 14 anni quando mio padre morì. Di colpo mi trovai la responsabilità della famiglia sulle spalle. Mi notarono alcuni fotografi e mi proposero di fare i fotoromanzi. A 18 anni guadagnavo 5 milioni al mese. Allora uno stipendio medio non arrivava al milione” ha raccontato Massimo Ciavarro.

Da allora una serie di successi con film come “Sapore di mare” ma anche amori, come quello con Elena Giorgi, che lo ha fatto soffrire non poco per via della loro separazione avvenuta all’improvviso. “Tredici anni insieme, di cui tre da sposati. Poi dall’oggi al domani lei se n’è andata. Avrà avuto anche le sue ragioni, ma di colpo ho perso tutto: l’amore, la moglie, un certo modo di essere padre per Paolo, nostro figlio, e anche per Andrea, il figlio di Eleonora e Angelo Rizzoli, che avevo praticamente cresciuto. Ho perso il lavoro che facevo con lei, l’azienda agricola e l’impresa di costruzioni che avevamo creato insieme. Soprattutto ho perso l’idea di famiglia. Sono stati due anni devastanti e sono dovuto andare da uno psicanalista. È stato lui a consigliarmi di scrivere”.

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