In una lunga intervista a “Il Giornale” Maria Grazia Cucinotta ha deciso di raccontare a 360 gradi della sua carriera artistica, dagli esordi con “Il Postino”, una delle pellicole più amate di Massimo Troisi, ma anche dell’attualità che comprende sia l’elezione del Presidente della Repubblica che il Covid-19.
Intanto dal 7 febbraio esce al cinema “Gli anni belli“, un film di Lorenzo d’Amico de Carvalho. L’attrice rivela di essere molto felice per aver interpretato il personaggio di Adele, che ritiene molto simile a lei, poiché si tratta di una persona che non accetta di essere dimenticata dal proprio compagno e per questo fa di tutto per riaccendere la cosiddetta fiamma della passione.
Ricorda poi le lotte fatte negli anni per combattere la violenza contro le donne, aprendo “Onlus Vite senza paura” e sostenendo il progetto “Anche io ho denunciato” di Sabrina Lembo. Maria Grazia si dichiara abbastanza felice per i progressi fatti negli ultimi anni, ma nonostante questo si dichiara ancora molto preoccupata per l’attuale situazione, poiché ancora oggi non esistono leggi che tutelano al 100%.
La presa di posizione di Maria Grazia Cucinotta
Nell’ultimo periodo si è accesa una sorta di guerra, soprattutto sui social network, tra i vaccinati e i non vaccinati contro il Covid-19. Al momento, come rivelato anche dall’esperto Andrea Crisanti, il 90% degli italiani ha ricevuto il vaccino, ma la situazione tra le due fazioni pare essere ancora accesa.
La Cucinotta afferma di essere dalla parte della libertà: “Io non sono no vax, mi sono vaccinata, ma esiste la libertà di scelta. Se una persona decide di vivere la propria vita in un determinato modo, nessuno la può costringere. Io sono stata vaccinata più di una volta, ho preso il Covid lo stesso e mi sono salvata, evidentemente anche grazie al vaccino, ma io lotto per la libertà. Se una persona si ammala, fa danno solo a se stessa. Non sopporto più questa guerra che non fa bene a nessuno, viviamo in un paese massacrato a livello economico dalla pandemia“.
Per questo motivo invita il Governo, tra cui gli esperti, di non pensare solamente ai “no-vax” ma di migliorare anche le strutture ospedaliere e accogliere tutti, siccome attualmente sta ricevendo delle chiamate con richieste di aiuto da persone abbandonate a causa di interi reparti chiusi per aver rifiutato interventi d’urgenza.