Marco Carta, parla il giudice: "L’arresto non può ritenersi legittimo"

Il giudice penale di Milano, Stefano Caramellino, ha voluto spiegare nel provvedimento i motivi che giustificano la decisione di non arrestare il cantante Marco Carta.

Marco Carta, parla il giudice: "L’arresto non può ritenersi legittimo"

Nelle scorse settimane hanno fatto discutere molto le accuse ricevute dal cantante Marco Carta. L’ex vincitore di “Amici” di Maria De Filippi e del Festival Di Sanremo è stato accusato di aver rubato alcune t-shirt “Neil Barrett” per un valore totale di 1.200 euro, alle quali aveva tolto l’antitaccheggio nel negozio di moda “La Rinascente“, ubicato a piazza Duomo a Milano.

La placchetta flessibile, però, avrebbe fatto suonare l’allarme all’uscita del negozio. In un primo momento è stato fermato dalla Polizia locale e in seguito sono stati disposti gli arresti domiciliari. Tuttavia, in queste ore, il cantante è stato assolto da tutte le accuse da parte del giudice. Confermato invece l’arresto per la donna che era in sua compagnia stata con lui durante il furto.

Nel provvedimento del giudice Stefano Caramellino di Milano si dichiara che il cantante non deteneva all’uscita la borsa contenente le magliette sottratte. L’arresto della donna è invece stato convalidato, poiché nella borsa hanno ritrovato il cacciavite usato per togliere l’antitaccheggio. Gli elementi vengono considerati inconsistenti e per questo motivo l’arresto del cantante “non può ritenersi legittimo“.

Inoltre si può leggere anche che: “Gli operanti che hanno provveduto all’arresto non hanno visto alcunchè dell’azione asseritamente furtiva e che, con riferimento alla posizione di Carta, la versione degli imputati non è allo stato scalfita da alcun elemento probatorio contrario”. Il processo a Marco Carta e alla sua amica comunque si terrà il 20 di settembre.

Il cantante, con un lungo post su Instagram, ha voluto ringraziare tutti i fan che lo hanno difeso a priori, la sua famiglia e i suoi colleghi, nonché i suoi haters “per avermi fatto capire che sono più forte di quanto pensassi, grazie per avermi reso più resistente”.

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