Lutto in casa Marvel: stuntman degli Avengers muore insieme a 3 dei suoi 6 figli

Taraja Ramsess, stuntman cinematografico per la Marvel, e due delle sue figlie hanno perso la vita nella notte di Halloween ad Atlanta dopo un sinistro con un trattore. Il suo unico figlio, rimasto gravemente ferito, è deceduto pochi giorni dopo.

Lutto in casa Marvel: stuntman degli Avengers muore insieme a 3 dei suoi 6 figli

Taraja Ramsess, uno stuntman noto per il suo lavoro nell’universo cinematografico Marvel, ha perso la vita all’età di 41 anni insieme a tre dei suoi figli piccoli. Lo stuntman è stato coinvolto in un incidente stradale in Georgia mentre si trovava in auto con i suoi figli durante la notte di Halloween.

La stampa locale ha riportato che l’auto di Taraja si stava dirigendo verso casa nella serata del 31 ottobre. L’uomo era in auto insieme ad i suoi cinque figli e si trovava nella contea di DeKalb quando si è scontrata con un rimorchio che si era rotto sull’autostrada ed era fermo sulla carreggiata.

L’uomo e due delle sue figlie, Sundari di 13 anni e Fugibo di 8 settimane, sono stati dichiarati deceduti sul colpo. Suo figlio Kisasi, 10 anni, è invece stato ricoverato in condizioni critiche in ospedale ed è deceduto giorni dopo. Anche la figlia Shazia, di 3 anni, è stata ricoverata in ospedale con lievi ferite, ed un’altra figlia è sopravvissuta indenne. Pare che le due sopravvissute siano state sbalzate fuori dall’abitacolo dell’auto.

Ha cinque bambine e un maschio“, ha detto alla stampa Pharaoh Hardee, cugino di Taraja. Mentre la polizia continua a indagare su quanto accaduto amici e familiari piangono la perdita dei bambini e di Taraja, che ha lavorato in film di enorme successo della Marvel come “Black Panther“, “Avengers: Endgame” ed “Avengers: Infinity War“.

La regista Ava DuVernay ha pubblicato un tributo a Taraja su Instagram, in quanto lo stuntman aveva lavorato con  la sua società di produzione, ARRAY. “Taraja. Regale. Questa è la parola che mi viene in mente quando penso a lui“, ha scritto la DuVernay. “Camminava come un re. E secondo me, si è sempre comportato come tale. Parlavamo di arte e della sua famiglia. Mio Dio, amava i suoi figli. Un amore felice, totale. Bello da vedere“.

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