Luca Zingaretti saluta Andrea Camilleri con parole che lasciano il segno: "Addio maestro e amico"

Luca Zingaretti ha voluto salutare il suo grande amico e maestro, Andrea Camilleri che ci ha lasciati il 17 luglio, in seguito a un attacco di cuore. Ecco le sue parole commoventi e piene di affetto.

Luca Zingaretti saluta Andrea Camilleri con parole che lasciano il segno: "Addio maestro e amico"

Andrea Camilleri, il grande artista siciliano, si è spento all’età di 93 anni dopo una lunga carriera costellata di opere memorabili e insegnamenti che ancora oggi riecheggiano nel mondo della letteratura e dello spettacolo. Molti gli artisti che hanno voluto salutare per l’ultima volta Camilleri: uno fra questo è Luca Zingaretti, l’attore che ha legato il suo nome indissolubilmente alla sua opera letteraria forse più famosa, Il Commissario Montalbano.

Zingaretti ha portato in televisione e fatto conoscere al grande pubblico questo personaggio nato dalla penna dello scrittore siciliano ben 25 anni fa, e ha cercato di spiegare cosa ha rappresentato per lui Camilleri e quello che gli ha lasciato in eredità il fatto di aver potuto conoscere e apprezzare il suo genio: “Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita’ che ha raccontato tutti noi e il nostro paese”, ha scritto Zingaretti in un lungo post su Instagram.

Luca Zingaretti saluta il suo grande amico e Maestro, Andrea Camilleri

Vestire i panni di quel Commissario ha cambiato per sempre la sua vita, come lui stesso afferma: “Ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita”, aggiunge di aver imparato tantissime cose da lui, come per esempio il rispetto per le persone, soprattutto quelle deboli, ma anche per se stessi, tutti valori che Camilleri ha voluto trasmettere con questo suo personaggio.

Rivela di aver conosciuto lo scrittore ai tempi dell’accademia: “Quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi”, e vuole condividere anche ciò che Camilleri gli ha voluto trasmettere in quegli anni e cioè che il valore delle persone non si misura in base a quanto guadagnano o ai titoli che abbelliscono i loro cognomi, bensì da ciò che hanno dentro e che riescono a trasmettere agli altri, proprio come ha fatto lui nella sua lunga carriera.

Infine, conclude salutando il suo maestro e ricordando quell’intesa che c’era tra loro ogni volta che si incontravano: “Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa.Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca“.

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