La bellissima Lory Del Santo, spesso ospite nelle trasmissioni che si occupano anche dell’Isola dei Famosi, ha voluto questa volta rilasciare un’intervista al settimanale “Vero”. Lory, non si è sottratta alle critiche ma ha detto la sua nei confronti della conduttrice Alessia Marcuzzi, di Stefano De Martino come inviato in Honduras e di Daniele Bossari come opinionista.
“Devo dire che Alessia è migliorata nella conduzione di questo programma, considerando come aveva iniziato. Adesso le consiglierei di smetterla di interessarsi di poltrone rotte o vestiti difettosi e di concentrarsi sulle dinamiche umane dei concorrenti” una frecciatina bella pesante che va ad accumularsi a tutte le accuse fatte alla Marcuzzi durante questa edizione dell’Isola.
La Del Santo, che di bei ragazzi se ne intende, ha voluto anche commentare l’operato come inviato in Honduras del bel ballerino napoletano, giudicato invece dall’ex calciatore, nonchè ex inviato del reality, Stefano Bettarini “senza infamia e senza lode”. Secondo la show girl, entrambi sono due palestrati bellocci, ma De Martino risulterebbe un po’ “burattino” a causa del poco spazio dedicatogli durante le sue dirette in palapas.
Per quanto riguarda invece il vincitore della seconda edizione del Grande Fratello Vip2 – Daniele Bossari – per la bella Lory dovrebbe solamente imparare a trovare i tempi giusti nell’intervenire durante la diretta anche se solo con il suo sorriso riesce ad illuminare lo studio. Purtroppo sia Alessia Marcuzzi che Mara Venier sono due donne che bucano lo schermo e Daniele dovrebbe solamente cercare di farsi notare di più.
Lory Del Santo ha voluto però soprattutto ricordare la sua “Isola dei Famosi” in virtù del fatto che la sua esperienza come vincitrice l’ha resa un’esperta del reality:“Ho un bel ricordo perché sono riuscita a resistere e a essere me stessa fino in fondo, fino alla vittoria. È stata un’esperienza molto difficile dal punto di vista fisico ma soprattutto mentale. Lo stress di sopportare gli altri è altissimo, più di quello della gara in sé”.