Linus parla delle discoteche: "È da imbecilli pensare di non creare assembramenti"

Con un lungo post scritto su Instagram, il direttore artistico di Radio Deejay Linus ha voluto commentare la decisione sulla chiusura delle discoteche.

Linus parla delle discoteche: "È da imbecilli pensare di non creare assembramenti"

Gli ultimi contagi hanno costretto il Governo Conte a prendere ulteriori provvedimenti per cercare di evitare il secondo lockdown in Italia. Infatti nella giornata di ieri è stato modificato nuovamente il decreto ministeriale in cui vengono chiuse tutte le discoteche, le sale da ballo ed i locali assimilati fino al 7 di settembre.

Un’ulteriore modifica è stata quella di rendere obbligatoria la mascherina nella fascia d’orario delle 18:00 del pomeriggio fino alle 6 del mattino. Con questo stop sarà riconosciuto un sostegno economico alle attività costrette allo stop che dovrebbe aggirarsi attorno ai 100 milioni in totale da suddividere a ogni famiglia.

Il duro attacco di Linus

Uno dei primi a commentare questa decisione è stato Linus, conduttore radiofonico e televisivo oltre che direttore artistico di Radio Deejay dal 1996. Il disc jockey ha attaccato duramente la decisione del Governo e delle regioni di riaprire ai tempi tutte le discoteche, sottolineando l’impossibilità di mantenere il distanziamento sociale in questi luoghi.

Con un lungo post scritto su Instagram, Linus non si risparmia con nessuno: “Ho dovuto mordermi la lingua in queste settimane per evitare di infilarmi in polemiche di cui proprio faccio volentieri a meno, ma adesso che è stata presa la decisione posso chiedermi…ma quale imbecille di politico, governatore, sindaco o questore poteva pensare che si potessero aprire e non avere assembramenti?!? I gestori delle discoteche non sono esattamente una categoria al di sopra di ogni sospetto, ma come puoi pensare che la gente in un locale non faccia quello per cui c’è andata, cioè stare insieme?”.

Ricorda che a Ibiza, un’isola spagnola famosa soprattutto per la vivace vita notturna nelle città di Ibiza e Sant Antoni, hanno avuto il coraggio di tenere chiuse tutte le discoteche riducendo così al minimo storico i turisti. Infine ricorda che i ragazzi possono divertirsi in altri mille modi diversi, mentre a oggi si può vivere benissimo senza andare in una discoteca.

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