Lino Banfi, la sua reazione al tentativo di censura del tormentone: "Porca pu**ena"

In questi giorni si parla molto dello spot TIMvision con protagonista Lino Banfi nei panni del suo Oronzo Canà e della richiesta di censura da parte del Moige: ecco come ha reagito l'attore.

Lino Banfi, la sua reazione al tentativo di censura del tormentone: "Porca pu**ena"

La messa in onda dello spot TIMvision con protagonista Lino Banfi sta facendo molto discutere. L’attore infatti, nei panni di uno dei suoi personaggi più famosi l’allenatore Oronzo Canà, pronuncia il tormentone che è diventato il suo segno distintivo: “Porca pu**ena!”.

Questa esclamazione, però, non è stata gradita dal Moige – Il Movimento Italiano Genitori – che ha subito richiesto la censura, provocando reazioni contrastanti in merito. Alcuni infatti, si sono schierati dalla parte del Movimento considerando la censura più che opportuna, mentre altri hanno ritenuto esagerata la richiesta di censura.

Il commento di Lino Banfi riguardo la richiesta di censura del suo tormentone

A commentare quanto accaduto, è stato chiamato anche lo stesso Banfi che ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito su Corriere.it. Ecco allora che l’attore pugliese non si è scomposto più di tanto e ha commentato: “Le polemiche sul “porca puttena”? Non ho seguito la vicenda. Sono quarant’anni che dico questo tormentone, non è una novità per me. L’hanno detto anche i giocatori agli Europei” ha sentenziato Banfi, abbassando i toni della polemica.

Il Moige infatti, era arrivato a definire lo spot “sgradito alle famiglie e ai minoriproprio a causa di questa controversa esclamazione che, sempre stando al parere del Movimento Genitori Italiano, non può essere trasformata in “un motto di spirito o in una forma ironica“, ma andrebbe invece a peggiorare la situazione di una tv che già contiene un’alta “dose di cattivo gusto e volgarità“.

TIMvision, dal canto suo attraverso un comunicato, ha voluto precisare che al momento non è stata effettuata alcuna censura. Una precisazione che si è resa necessaria dopo la diffusione della notizia della censura già avvenuta. Non ci resta che aspettare per capire se davvero la frase controversa verrà eliminata dallo spot e rimarrà soltanto nel tanto amato film di Lino Banfi.

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