In questi ultimi giorni si è parlato molto della violenza sulle donne e dei femminicidi. Sentire notizie di stupri e di molestie sia fisiche che psicologiche lascia sempre una sensazione di rabbia mista a dolore; se, poi, la vittima di tali abusi è una grande star internazionale, la notizia diventa ancora più forte.
Questa volta a raccontare delle violenze subite è stata un’inaspettata Lady Gaga. La cantante, invitata come ospite allo show radiofonico di Edward Stern per parlare del suo ultimo album Artpop, ha confessato gli abusi subiti all’età di 19 anni.
Dopo che il conduttore le ha chiesto il significato alla base della sua canzone Swine (che in italiano significa porco), alludendo ad un possibile molestatore, Lady Gaga, che in un primo tempo sembrava voler glissare l’argomento, si è vista costretta a raccontare del suo terribile passato.
“Ho passato cose orribili“ ha confessato la pop star, che ha poi raccontato di aver superato (anche se solo in parte) il trauma subito solo grazie ad una intensa terapia mentale e fisica alla quale si è sottoposta per anni.
“Lui aveva 20 anni più di me, io ero solo una ragazzina” ha inoltre aggiunto Lady Gaga, dichiarando di essersi resa conto solo anni dopo di ciò che effettivamente le era successo. La cantante, infatti, ha ammesso di aver sempre vissuto in una sorta di guscio e che, quindi, all’epoca era così ingenua da credere che ciò che aveva vissuto era semplicemente una cosa tipica degli adulti, ignorando che l’abuso subito era a tutti gli effetti una violenza.
E così per molti anni Lady Gaga ha tenuto nascosto l’accaduto, fino a quando ha capito che per superare il trauma che da anni la tormenta avrebbe dovuto affrontare il problema una volta per tutte.
La cantante non ha svelato il nome del suo carnefice, ma sulla rete è subito iniziata la ricerca al colpevole. C’è chi, infatti, ha iniziato ad azzardare qualche nome e, tra tutti, quello più menzionato è stato il produttore Dr. Luke, già accusato in precedenza da Kesha di abusi sessuali.
Lady Gaga ha provveduto subito a smentire queste voci, ma la ricerca del colpevole di certo non si fermerà qui.