Da poche settimane si sono aperte le celebrazioni per il ventennale della morte della principessa Diana Spencer, ex mogie del principe Carlo d’Inghilterra, e nuovi scottanti video, documentari e dichiarazioni svelano dei segreti inediti fino ad oggi bel custoditi, tra i quali c’è anche la presunta relazione tra l’attore americano Kevin Costner e Lady D.
Ancora una volta il settimanale “Chi” – diretto magistralmente dal giornalista e opinionista del reality show di Canale 5 “Grande Fratello” Alfonso Signorini – svela dei particolari fino ad oggi inediti sulla vita privata di Diana Spencer, grazie all’intervista rilasciata da Dai Davis, ex ufficiale della Polizia Metropolitana di Londra, ma anche e soprattutto – come da lui affermato – addetto alla sicurezza della famiglia Windsor tra il 1995 e il 1998.
Chissà se perché obbligato per tanto tempo a garantire la sicurezza dei suoi reali clienti, l’ex poliziotto ha pensato bene di svelare dei retroscena della vita di Lady Diana, attribuendole almeno una ventina di amanti, tra cui il famoso attore americano Kevin Costner. Il racconto di Davis dipinge un lato della principessa che nessuno immaginava, cioè quello di cacciatrice di uomini.
Dopo la fine del matrimonio con il principe Carlo, Diana – stando a quanto riferito da Davis nel corso dell’intervista – cercava la compagnia maschile, in particolar modo quella degli uomini sposati. La frequentazione tra Costner e Lady D apparve al poliziotto come qualcosa di bizzarro, che sarebbe diventato anche peggio se la principessa avesse accettato la proposta di Kostner di partecipare al sequel di “The Bodyguard“.
Sulle pagine di “Chi”, Dai Davis torna sulla odiosa questione della vera paternità del principe Harry, che in passato fu attribuita dal becero gossip a James Hewitt, guardia del corpo della principessa. Dai assicura che il principe Harry è figlio di Carlo, facendo così seguito alle molteplici smentite giunte perfino da Hewitt in persona.
Davis prima di concludere l’intervista ritorna ancora una volta sulle cause della morte di Lay Diana, che certa parte dell’opinione pubblica internazionale ipotizza sia stata causata dalla ragion di Stato e da un complotto ordito contro la principessa, mentre per Davis sembra sia stato dovuto solo all’alterato stato di lucidità dell’autista di Dodi Al Fayed, che morì insieme alla principessa il 31 agosto del 1997 sotto il tunnel dell’Alma a Parigi.