Lady Diana e la verità sul padre del principe Harry

A 20 anni dalla morte di Lady Diana, parla l'ex capo della sicurezza, svelando alcuni retroscena sulla vita di Diana e sul vero padre del principe Harry.

Lady Diana e la verità sul padre del principe Harry

Il 31 agosto 1997 è accaduta la tragedia che più ha colpito la famiglia reale: la morte di Lady Diana a causa di un incidente in macchina, e proprio quest’anno si celebrano i vent’anni dalla sua morte. Molto chiacchierato in questi giorni è il documentario che è stato girato proprio in onore di questa triste ricorrenza, ma questa volta non sono le immagini e i filmati a far parlare di se, ma le indiscrezioni che sono state rilasciate dall‘ex guardia di sicurezza della famiglia Windsor.

Dai Davis, in servizio per tre anni – dal 1995 al 1998 – come ex ufficiale della London Metropolitan Police, ha rilasciato una lunga intervista al magazine Chi, rivelando dettagli davvero intriganti sulla vita di Lady D, e tenendo a precisare alcune cose riguardo il suo incidente ed il padre discusso del principe Harry.

Davis parla dei molti uomini che aveva sempre al suo fianco Diana, raccontando addirittura che amasse molto la caccia: sia essere cacciata da loro quanto cacciarli in prima persona. Gli amanti avuti non saprebbe neanche contarli, ma di uno in particolare ha fresca memoria: l’attore Kevin Costner, poiché inizialmente non comprendeva come mai frequentasse una star di quel settore se per prima non avesse avuto alcuna intenzione di far parte del mondo dello spettacolo.

Oltre a questo, afferma che molti reali avevano relazioni extraconiugali, ma tutte consumate in modo molto discreto, poiché l’importante era non mettere in imbarazzo la regina. Ma di una cosa Dai Davis è sicuro, ovvero il tanto discusso padre di Harry, che secondo alcune dichiarazioni non sarebbe Carlo. Da quanto riferisce l’ex ufficiale, all’epoca Lady Diana era ancora in buoni rapporti con Carlo, e non conosceva ancora l’amante Hewitt, additato come il vero padre del principe. In più tiene a precisare che, oltre al fatto che Harry si sia sempre rifiutato di fare l’esame del dna definendosi a gran voce “figlio di suo padre“, i suoi rossi capelli sarebbero un tratto troppo distintivo della famiglia reale.

Dai Davis conclude parlando dell’incidente, aggiungendo che nega in ogni modo l’opzione dell’attentato, poiché la meta di Lady Diana di quella sera era l’Italia, ma che cambiò all’ultimo destinazione spostandosi verso Parigi, e che questo cambio repentino di programma avrebbe reso impossibile qualsiasi tipo di attentato. L’unico vero colpevole di questa tragedia, secondo la guardia del corpo reale, è l’autista, poiché “i fotografi e le macchine fotografiche non uccidono le persone, ma gli autisti ubriachi si“.

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