Forse uno degli eventi più spiacevoli di sempre. È opinione comune che quando dei ladri entrano in casa propria, si provano una serie di sensazioni sgradevoli. Si viene privati della propria intimità casalinga, della propria privacy. A farsi portavoce di tale esperienza è stato l’imprenditore Francesco Facchinetti.
Il figlio di Roberto Facchinetti infatti, racconta uno degli episodi più brutti, vissuto insieme alla sua famiglia; l’uomo infatti, davanti alle telecamere della nuova docuserie a lui dedicata, intitolata “The Facchinettis” (In onda su Real Time), racconta di quella volta che un topo di appartamento si era intrufolato nella sua abitazione in provincia di Como.
La famiglia Facchinetti aveva sentito dei rumori provenire da alcune stanze della casa; in precedenza Francesco fece installare telecamere in grado di riprendere ogni angolo dell’abitazione, quindi è stato facile immortale il ladro ed avere la certezza che ci fossero estranei in casa. La famiglia si spostò in una panic room e Francesco, in compagnia di sua moglie Wilma Faissol, caricò due pistole, una per lui e una per la moglie.
Dalle immagini delle telecamere si vede infatti sia il ladro, intento a frugare la casa con una torcia, ma anche Francesco, alle prese con le pistole. L’ex deejay, durante le varie clip che si susseguono nel programma, ha spiegato: “Quando ero giù e avevo in mano un’arma, ho cercato di darne una anche a mia moglie“, spiega l’imprenditore, che aggiunge: “Non mi vergogno di voler difendere le persone che amo a ogni costo“.
L’ex marito di Alessia Marcuzzi tenta comunque di approfondire il suo reale punto di vista, affermando di essere sempre stato contrario all’utilizzo di armi da fuoco, ma: ” Se minacci la vita della mia famiglia io ti faccio fuori“. In ultimo, Francesco aggiunge anche che, in realtà, questi sono i rischi del fare il ladro: “Se il ladro entra in casa tua per rubare una tv, lui sta determinando che la sua vita vale quanto la tv. Lui sta rischiando la sua vita per rubare la tv“.