La miss Italia Alice Sabatini a Stazzema: si commuove coi superstiti

Alice Sabatini accetta l'invito del sindaco del paese nel quale, durante la Seconda Guerra Mondiale, i nazisti uccisero 560 persone: "Mi impegnerò per far sentire la vostra voce". E viene nominata ambasciatrice di Pace

La miss Italia Alice Sabatini a Stazzema: si commuove coi superstiti

Stavolta, almeno, non c’è stato nessuno strafalcione. Si sarà informata bene Alice Sabatini, la miss Italia più discussa della storia, prima di far visita al paese di Sant’Anna di Stazzema, luogo della strage dove persero la vita 560 persone per mano dei nazisti, durante la Seconda Guerra Mondiale. Un gesto nobile, senza alcuna ombra di dubbio, fatto probabilmente anche per riabilitare la sua immagine, uscita (eccessivamente) distrutta dall’opinione pubblica dopo l’ormai famosa ‘gaffe del 1942’.

Miss Italia ha deciso di accettare l’invito di Maurizio Verona, sindaco del paese toscano, ed ha incontrato Mario Ulivi, uno dei pochi superstiti di quell’incredibile strage, e le quattro sorelle di Anna Pardini, la piccola di appena 20 giorni trucidata senza alcuna pietà dall’esercito tedesco. Alla fine, per Alice Sabatini c’è stata anche qualche lacrima di commozione: “Nei libri c’è scritto tanto, ma la storia si comprende a fondo visitando luoghi come Sant’Anna di Stazzema e ascoltando i racconti di chi ha vissuto le tragedie della guerra”.

A questo punto, ecco la proposta del sindaco: “Ti propongo di diventare ambasciatrice presso i giovani dei valori del Parco Nazionale della Pace: è un nostro dovere primario trasmettere alle giovani generazioni il ricordo della strage”. Proposta accettata con gioia da Alice Sabatini, che dice: “In questo anno da Miss Italia avrò modo di incontrare tanti giovani in contesti diversi. Mi impegnerò per trasmettere i valori e la storia di Sant’Anna.

La visita al Museo Storico della Resistenza, evidentemente, ha lasciato il segno nella giovanissima Miss Italia, che in seguito ha lasciato un mazzo di fiori in memoria dei Martiri di Sant’Anna e al Monumento Ossario. Poi, l’ennesima precisazione: “Non intendevo dire che avrei voluto vivere la guerra ma capire quali fossero gli stati d’animo, le sensazioni che si provavano in quel periodo, così duro e difficile, di cui tante volte anche mia nonna mi ha parlato”. Speriamo che, almeno questa volta, Alice riesca a non finire sotto il mirino dei media!

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