Nina Moric ha tentato di correre ai ripari dopo l’ennesima gaffe, dicendo che il suo post era velato dalla pungente ironia che, come ben sappiamo, la contraddistingue. Ha condiviso su Instagram una foto divenuta virale di due uomini di colore a Forte dei Marmi seduti su una panchina che ridono: ai loro piedi shopper che illustrano i lussuosi acquisti effettuati nei negozi più esclusivi. Impressa sopra la foto la seguente dicitura: “Per la Boldrini: ecco le tue risorse, scarpe, magliette, pantaloncini, tutti firmati, un operaio o pensionato non può permetterselo. Ditemi se queste persone scappano dalle guerre, io ci credo poco”.
La Moric nel suo post ha commentato: “Vedere anche in località turistiche come Forte Dei Marmi e Milano Marittima immigrati che bivaccano sulle panchine con i nostri 35 euro è veramente troppo“. Peccato che i due presunti migranti fossero in reltà Magic Johnson, uno dei più grandi cestisti della storia della Nba, perso in una chiacchierata con il celebre attore Samuel L. Jackson.
Le condivisioni del post erano partite sia da chi intendeva deridere e denigrare un certo squallido populismo in rete sia da chi, come la modella croata, si è indignato dinnanzi all’ennesimo affronto: qualcuno ha scambiato le due star per immigrati, altri hanno sostenuto il sarcasmo implicito.
Le sua adesione a Casapound ed il modo in cui è stato scritto il commento, per molti utenti mettono in chiaro gli intenti di Nina Moric: “Noi ridiamo e scherziamo ma qui in troppi non l’hanno capita” qualcuno ha commentato sotto il post della modella.
Una sorta di esperimento sociale in cui molti, diciamocelo, c’hanno rimesso la faccia: chi ha compreso l’ironia tagliente e chi, come un beota, ci è caduto con tutte le scarpe. Sono stati in molti ad interpretare le parole della Moric come un banale attacco politico oramai già visto e rivisto verso gli stranieri ed il governo italiano. I tentativi di Nina di disarcionare l’attenzione attorno al suo post, sottolineando che la sua era semplicemente ironia incompresa, è stata inutile: un milione di persone l’hanno menzionato in uno sfottò praticamente infinito.