La confessione di Pupo: "Troppo mal di pancia, l’ho fatta sul palco"

Pupo ha confessato uno degli aneddoti più imbarazzanti che hanno riguardato la sua carriera, contenuto all'interno del libro "Il peggio della diretta" di Franco Bagnasco: una volta si esibì nonostante i disturbi intestinali, con risultati disastrosi.

La confessione di Pupo: "Troppo mal di pancia, l’ho fatta sul palco"

Pupo è sempre stato un personaggio molto al di sopra delle righe, vuoi per le continue allusioni sessuali contenute all’interno delle sue canzoni (il testo di “Gelato al cioccolato” a tal proposito ha letteralmente fatto scuola), vuoi per le sue uscite decisamente imbarazzanti; quantomeno per chi ha avuto il compito di volta in volta di raccoglierle.

In particolare ha fatto scalpore un aneddoto relativo proprio al cantante contenuto all’interno del libro “Il peggio della diretta” scritto da Franco Bagnasco, una sorta di corollario delle peggiori figuracce collezionate dai personaggi dello star system nostrano ed impossibili da censurare, in quanto avvenute proprio in tempo reale.

Il settimanale di gossip Oggi ha trattato proprio questo argomento nel suo ultimo numero, svelando un retroscena decisamente scomodo confessato dallo stesso Pupo. All’epoca dei fatti l’artista si trovava in trasferta a Zungri (Vibo Valentia) per un concerto, purtroppo però alcuni disturbi rischiavano di compromettere la sua performance. Nella fattispecie, trattavasi di inconvenienti di derivazione intestinale.

Impavido e sprezzante del pericolo, Pupo volle a tutti i costi andare in scena nonostante gli smottamenti peristaltici non lasciassero presagire grandi fortune venture. D’altronde, come raccontò lui stesso: “Avevo continuamente bisogno di andare in bagno, i fermenti lattici che stavo prendendo non avevano ancora dato i loro frutti“.

Eppure il richiamo della ribalta era forte, troppo forte. Così Pupo decise di ignorare ogni campanello d’allarme biologico, pur di presentarsi al cospetto dei suoi fan. Una scelta poi rivelatasi poi assolutamente azzardata, dal momento che le lamentele dell’intestino si dimostrarono grottescamente profetiche.

L’epilogo, a questi presupposti, sembrava già scritto. E infatti: “A causa dello sforzo per l’impegno vocale e per il movimento contemporaneo del corpo, spinsi più del solito e mollai quella che lì per lì pensai fosse una scorreggia. E che invece si rivelò, purtroppo, il rubinetto di apertura di un autentico fiume di merda“. La ciliegina sulla torta? Pupo quel giorno era completamente vestito di bianco. Ouch!

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