La confessione di Ivana Spagna: "Ho pensato al suicidio, mi ha salvata la mia gatta"

Ivana Spagna ha raccontato davanti alle telecamere di Verissimo il duro periodo che ha seguito la morte della madre Gemma. "Stavo per farla finita, mi ha svegliata dal torpore il miagolio della mia vecchia gatta".

La confessione di Ivana Spagna: "Ho pensato al suicidio, mi ha salvata la mia gatta"

La cantante Ivana Spagna si è aperta davanti alle telecamere di Verissimo, raccontando uno dei momenti più difficili che ha passato nel corso della sua vita. Davanti alla conduttrice Silvia Toffanin, la cantante italiana ha parlato della morte della madre Gemma, scomparsa dopo una malattia, e del buio periodo da lei trascorso in seguito alla perdita.

Ivana racconta che ha trascorso gli ultimi mesi della malattia della madre tra date del tour e nottate in ospedale, per non far capire alla donna la gravità della sua situazione interrompendo i concerti. Anche il giorno in cui Gemma è venuta a mancare, Ivana ha preso la dura decisione di salire sul palco per onorare l’impegno preso.

Non potevo far perdere il lavoro a tecnici, musicisti, addetti ai lavori per il mio dolore“, spiega Ivana, comprendendo che dalla sua presenza dipende il lavoro di molte persone. “Non ho mai perso una serata, sono arrivata alla fine che ero l’ombra di me stessa. Andavo avanti con le pastiglie per dormire“.

Una decisione che l’ha portata fisicamente e psicologicamente allo strenuo delle sue forze, in una spirale che è culminata alla fine del tour. “L’ultimo giorno, quando sono arrivata a casa, ho detto ‘Bene, fino adesso ho pensato agli altri, ora penso a me‘. Ed è stato lì che ho avuto il brutto pensiero di farla finita e lo stavo proprio mettendo in atto“.

A salvare Ivana è stato il miagolio della sua vecchia gatta di allora, che la cantante ammette averla “svegliata dal torpore di questa disperazione. E quando ho realizzato, me la sono presa in braccio, sono andata davanti alle foto dei miei genitori e ho pianto tanto tanto tanto”. La Spagna, che ora ha cinque gatti, spiega di aver realizzato in quel momento che, suicidandosi, avrebbe solo fatto del male a chi resta. “Dobbiamo combattere, se non per noi stessi, per rispetto degli altri, per rispetto della vita“.

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