Lady Kitty Spencer, figlia del Conte Charles Spencer e nipote della principessa del Galles, ha parlato di vari argomenti che le stanno a cuore nella sua prima intervista pubblica. Anche se porta i capelli biondi lunghi, e non tagliati corti in uno caschetto chic come la famosa zia, gli occhi azzurri e penetranti sono esattamente gli stessi che contraddistinguevano la Principessa Diana Spencer. “Suppongo che la gente cercherà sempre di fare i confronti”, dice lei, arrossendo furiosamente, quando le fanno notare le somiglianze tra loro. “Se pensi che sia davvero così, ne sono felice”.
Kitty ha soli ventitré anni e a differenza di Diana, che alla sua età era conosciuta a livello mondiale, ha finora goduto di una vita di anonimato quasi totale sorprendentemente, se si pensa che appartiene ad una delle famiglie più scrutinate e chiacchierate della storia moderna. Questo è dovuto in gran parte alla decisone dei genitori di far crescere i propri figli lontano dai riflettori dei media. Kitty aveva solo cinque anni quando si è trasferita con le sorelle minori Eliza e Amelia, due gemelle, ed il fratellino Louis in Sud Africa. “Sono britannica, le mie radici sono qui. Dettto questo, sono stata fortunata a crescere in Sud Africa”. Due anni dopo, Diana ha perso la vita nel famoso e tragico incidente stradale e dopo un anno il matrimonio dei suoi genitori è naufragato in mezzo a uno tsunami di titoli di giornali sull’infedeltà di suo padre Charles e la salute mentale di sua madre, l’ex modella Victoria Lockwood, che ha sofferto per molti anni di disordini alimentari e problemi di droga e alcol.
Kitty ha solo ricordi sfumati della sua iconica zia, “ma sono ricordi felici”. Per quanto riguarda il ciclone mediatico che circondò il divorzio dei genitori, “sono molto felice di dire che non mi ricordo niente di tutto ciò”. Suo padre si è risposato due volte ed ha avuto altri tre figli, oltre a diventare patrigno di due ragazze adolescenti. Sua madre ha invece avuto un figlio dal secondo matrimonio, il che significa che Kitty ha 10 fratelli, “e non posso immaginare la mia vita senza ognuno di loro”, dice.
La giovane si è trasferita in appartamento a Londra due anni fa, continuando a mantenere la riservatezza che l’ha accompagnata per tutta la vita. Questa settimana, si è per la prima volta aperta ai media per aumentare consapevolezza e cercare fondi per una causa che sente molto vicina, quella dell’associazione “Give Us Time“, che offre vacanze a soldati britannici che hanno bisogno di riposo, riabilitazione e tempo con le proprie famiglie dopo aver trascorso lunghi periodi in scenari di guerra. “Un soldato mi ha raccontato che la vacanza ha fatto una enorme differenza nel suo matrimonio. Molte associazioni si concentrano sui traumi fisici e psicologici, che sono ovviamente i problemi principali, ma per me, è importante anche cercare di tenere le famiglie unite“.