Alla première di Los Angeles del film d’animazione “I Puffi”, in cui presta la voce al Grande Puffo, John Goodman ha lasciato tutti a bocca aperta: l’attore 73enne ha sfilato sul red carpet con un elegante completo blu, mettendo in mostra la sua nuova forma fisica frutto di un lungo percorso di cambiamento.
Il volto amato di pellicole cult come “Il grande Lebowski” e serie come “Roseanne” ha perso oltre 90 chili negli ultimi anni, trasformando radicalmente il suo stile di vita e la propria immagine pubblica. Il cambiamento non è stato improvviso né frutto di soluzioni drastiche, ma di un approccio progressivo e sostenibile.
Il primo passo è stato l’addio all’alcol: una scelta che Goodman ha descritto come fondamentale per ritrovare l’equilibrio e interrompere il circolo vizioso che lo portava a ricorrere al cibo in modo compulsivo. In seguito, ha iniziato ad allenarsi con costanza, introducendo nella sua routine quotidiana camminate, esercizi aerobici e un lavoro continuo con un personal trainer.
A fare la differenza è stato però anche un terzo elemento, spesso sottovalutato: il controllo delle porzioni. L’attore ha imparato a riconoscere i propri limiti, a evitare gli eccessi e ad ascoltare davvero il proprio corpo.
Nel corso di un’intervista rilasciata in passato alla rivista “People”, Goodman aveva ammesso senza filtri di essere arrivato a pesare 180 chili, descrivendo quel periodo come uno dei più difficili della sua vita. “Non volevo più guardarmi allo specchio”, aveva raccontato, spiegando come quella consapevolezza lo avesse spinto a invertire la rotta. Oggi, a 73 anni compiuti lo scorso 20 giugno, l’attore sembra più sereno e in salute che mai, consapevole di aver compiuto un gesto importante non solo per la propria immagine, ma soprattutto per il proprio benessere.
La sua presenza sul tappeto rosso non è passata inosservata: sorridente, in forma e visibilmente soddisfatto del percorso intrapreso, Goodman ha ricevuto i complimenti di colleghi e fan, diventando un esempio di determinazione e cura di sé. Un messaggio chiaro e positivo: prendersi cura del proprio corpo, anche dopo i settant’anni, non solo è possibile, ma può essere fonte di rinascita personale e professionale.