Imma Battaglia dichiara: "La maternità surrogata è un prodotto pericoloso del patriarcato"

Attivista storica del movimento LGBT italiano, Imma continua a lavorare per i diritti della comunità arcobaleno. Critica la gestazione per conto di altri, considerandola un prodotto del patriarcato che usa le donne.

Imma Battaglia dichiara: "La maternità surrogata è un prodotto pericoloso del patriarcato"

Attivista di punta del movimento LGBT italiano, Imma Battaglia continua a essere una figura centrale nel lavoro per i diritti civili. Organizzatrice del primo Pride a Roma nel 1994 e del World Pride nel 2000, Imma ha sempre avuto il coraggio di prendere posizioni nette e di sfidare le convenzioni, senza timore di distinguersi.

In una recente intervista a Today.it, ha condiviso le sue opinioni sui rapporti tra la comunità LGBT e la Chiesa cattolica, l’apertura di Papa Francesco, la gestazione per altri, e il legame con Eva Grimaldi, con cui è unita civilmente. Imma non nasconde la sua posizione sulla gestazione per altri, considerandola un pericoloso prodotto del patriarcato. “Non sono d’accordo“, dichiara senza mezzi termini. “La possibilità di essere due padri o due madri non dovrebbe essere un privilegio riservato a chi può permetterselo economicamente“.

Imma sottolinea come questo concetto sia politicamente radicato nel patriarcato: “Due uomini senza una donna non possono avere figli, mentre due donne possono. Questa differenza deve essere riconosciuta politicamente“. I rapporti tra Chiesa e comunità LGBT sono stati storicamente difficili, ma Papa Francesco ha segnato una svolta significativa.

Con dichiarazioni e atti concreti come la benedizione delle coppie omosessuali e il battesimo dei loro figli, Bergoglio ha aperto un dibattito importante. Tuttavia, secondo Imma, parlare di conquista è inappropriato. “Le dichiarazioni del Papa sono importanti, ma non devono essere decontestualizzate. Quando dice che è possibile benedire le coppie omosessuali ma non può essere matrimonio, mi viene da ridere“.

Nonostante i dogmi della Chiesa cattolica che rimangono intoccabili, come la sacralità del matrimonio tra uomo e donna, Imma riconosce i cambiamenti positivi. “Accettare il divorzio è stato un passo importante“. Aggiunge che tali cambiamenti rappresentano una prova che, sebbene lentamente, anche le istituzioni più tradizionaliste possono evolversi sotto la pressione del progresso sociale e dei diritti umani.

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