Dura ancora il processo che vede protagonista “Il Volo“, il famoso trio di ragazzi che vinsero a sorpresa il Festival di Sanremo nel lontano 2015. Nella fattispecie, il contenzioso in essere appare essere la gestione dei guadagni del trio, dove appaiono di fatto come parte lesa, tanto che la procura di Bologna ha citato il manager musicale Michele Torpedine.
Torpedine, all’epoca già manager anche di Lucio Dalla e Zucchero, è stato accusato di infedeltà patrimoniale; all’epoca tutto nacque da una denuncia avanzata dai legali di Tony Renis, Antonio Cappuccio e Tiziana Zambelli, costituendosi parte civile, ai fini di essere risarciti per i danni causati da Torpedine.
All’epoca dell’esposto però, il giudice decise di archiviare la denuncia dei legali, i quali non contenti, decisero di ricorrere in appello e continuare il processo. Infatti vi era in atto una società di Torpedine insieme a Renis, chiamata “Rentor” dove all’epoca dei fatti, Renis ne era proprietario al 50%. Ciononostante però, il contratto con il trio del “Volo”, venne stipulato nel 2009, ma di recente è emerso un nuovo contratto stipulato nel 2014, sempre con il trio, dove Torpendine, proprietario della “Family srl“, aveva una partecipazione del 95 %, costituendo di fatto un vero proprio conflitto di interesse.
Il documento in questione è stato trovato dagli investigatori della guardia di finanza, presso un studio legale di un avvocato Romano; ciò per forza di cosa ha costituito un danno tangibile per la società in cui era partecipe al 50% Tony Renis. Il giudice a questo punto, a seguito del nuovo materiale pervenuto, ha riesaminato il caso, e commutato l’accusa di “appropriazione indebita“, in “infedeltà patrimoniale”.
La prima udienza a seguito del rinvio a giudizio è fissata per il giorno 22 Gennaio, dove il difensore di Torpedine, Gaetano Solera ha dichiarato: “Abbiamo appreso del rinvio a giudizio, da parte nostra c’è piena fiducia nella magistratura giudicante, che potrà finalmente porre fine alla vicenda in base alla verità dei fatti, che escludono completamente qualsiasi responsabilità di Michele Torpedine“.