Il principe Carlo ammette che il ruolo di sovrano è diverso da quello di erede al trono

Sono in molti ad essere preoccupati per la futura salita al trono del principe Carlo. In ragione di questi timori, il primogenito della regina ha rilasciato un’intervista alla BBC in cui ha voluto tranquillizzare i sudditi. Ecco cosa ha affermato.

Il principe Carlo ammette che il ruolo di sovrano è diverso da quello di erede al trono

In questi giorni il principe Carlo ha festeggiato il suo 70esimo compleanno, e con l’occasione si è tornato a parlare del suo futuro incarico nelle vesti di sovrano del Regno Unito. Considerato da anni l’eterno erede al trono, è innegabile che con il passare degli anni ambisca sempre più a poter succedere alla madre.

La Regina Elisabetta II, diventata sovrana nel lontano 1952, al momento non sembra particolarmente motivata a fare un passo indietro a favore del figlio. Alcune voci rilanciano la possibilità di potersi ritirare a vita privata al compimento dei 95 anni, ma a quanto pare sarebbe solo un’ipotesi allo studio, che tra le altre cose non è detto possa nemmeno andare in porto. Con tutto ciò, anche se la Regina ha rinunciato ad una serie di impegni, il trono se lo tiene comunque stretto.

Questo ovviamente non significa che la successione sia un discorso chiuso. Dopo aver ammesso che il suo matrimonio con Diana è stato un enorme errore, il principe Carlo ha voluto esprimersi anche sul suo futuro ruolo di re. Per farlo si è avvalso di un documentario predisposto dalla BBC, per mezzo del quale ha voluto tranquillizzare tutti coloro che lo vedono inadeguato nelle vesti di sovrano. A non andare giù sono alcune sue posizioni politiche troppo nette, i suoi fin troppo frequenti commenti sull’urbanistica inglese, e le sue preoccupazioni sull’ecologia e l’ambiente.

Per rassicurare i sudditi, il principe Carlo ha esordito affermando che le accuse mosse nei suoi confronti sono insensate. Il primogenito della regina Elisabetta II è ben conscio che essere eredi al trono rappresenti uno status completamente diverso da quello di re. Una volta sovrano, ha quindi anticipato che non potrà più fare le stesse cose, ma agirà comunque nel perimetro imposto dalle leggi monarchiche. Il che vuol dire che sarà neutrale ed apolitico, e si terrà alla larga dal dibattito politico. Ma finché godrà della sua condizione di erede al trono, continuerà a battersi per le iniziative che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente, mantenendo quel ruolo di attivista che tanto lo hanno fino ad oggi contraddistinto.

Le sue dichiarazioni spengono quindi gli entusiasmi di chi sperava che rinunciasse al titolo di re, consegnando il trono nelle mani del figlio William. Quest’ultimo avrebbe effettivamente modo per scavalcare il padre, e se ciò mai dovesse avvenire, sarebbe un gesto molto apprezzato dal popolo. Ma le parole del principe Carlo fanno capire che sarebbe un’eventualità pressoché impossibile: a prevalere sarà il suo più che comprensibile desiderio di diventare re.

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