Il Collegio 4, Mariana Aresta trova conforto dalla madre: "Auguro a mio padre di rendersi conto che sono sempre Mari"

Mariana Aresta, protagonista de "Il Collegio 4", è stata cacciata di casa dal padre dopo aver postato sui social una foto con la sua ragazza. In Italia sempre più giovani sono vittime dell'omofobia causata dall'odio e dall'ignoranza del pregiudizio.

Il Collegio 4, Mariana Aresta trova conforto dalla madre: "Auguro a mio padre di rendersi conto che sono sempre Mari"

Una triste vicenda, molto delicata e complicata, è stata raccontata da una delle protagoniste de “Il Collegio 4” che con le sue lacrime e la sua sofferenza ha fatto molto riflettere su un tema che quotidianamente fa soffrire sempre più giovani. La persona in questione è Mariana Aresta, sedicenne di Bitritto (Bari), conosciuta per la sua partecipazione al docu-reality di Rai 2, programma che ha riscosso un successo molto rilevante.

La giovane studentessa ha raccontato, tramite le sue Instagram Stories, di essere stata cacciata di casa dopo aver pubblicato sui social una foto con la sua fidanzata. Per quanto specificato dalla ragazza, la famiglia Aresta non ha condiviso la scelta di rendere pubblica la sua storia d’amore cosi da non accettare e rispettare la propria figlia.

Con le lacrime in volto, Mariana ha raccontato il suo dolore e la sua immensa delusione verso la sua famiglia: “Non mi sembra normale che le persone più vicine a me siano disposte a non vedermi più pur di non vedere più una persona sul mio profilo. Odio tutto ciò che la mia famiglia mi ha fatto. Non vedo l’ora di avere una casa mia e non dover rivedere mai più molti componenti della mia famiglia che mi hanno trattata da inutile e oggetto di vergogna”.

In questa dichiarazione la ragazza ha fatto riferimento al padre, continuando cosi a sfogarsi: “Auguro a queste persone di star male vedendomi raggiungere i miei obiettivi e principalmente auguro a mio padre un giorno di rendersi conto che io sono sempre Mari”. Mariana ha specificato che sua madre è dalla sua parte, pronta ad offrire il suo aiuto e il suo immenso affetto soprattutto in questo difficile momento.

Purtroppo questa triste situazione è sempre più frequente all’interno delle famiglie italiane che, ancora oggi, non riescono ad accettare la natura dei propri figli cosi da allontanarli per la paura del giudizio altrui. Nel momento del coming out, sempre più giovani diventano vittime dell’omofobia, prima a casa e poi fuori.

Molti adolescenti si ritrovano sempre più soli in questo loro cammino, che diventa difficile solo perché esiste molta ignoranza e tanto pregiudizio. In realtà la questione, oltre ad essere normale, e pure semplice da comprendere ma al momento non tutte le persone riescono a capirlo.

Le istituzioni dovrebbero maggiormente attenzionarsi su questo fenomeno partendo da un lungo dialogo tra le scuole e le famiglie. Sfortunatamente le associazioni non riescono a raggiungere o sostenere tutti i casi, e purtroppo sempre più adolescenti o adulti rimangono soli in questo complicato percorso. Ad oggi, manca pure una legge contro l’omofobia che sempre più frequente causa molestie, lesioni fisiche e umiliazioni a moltissime persone che diventano “vittime silenziose” e non ascoltate da chi ha il dovere di evitare questo dolore.

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