Il biografo di Michael Jackson smentisce le accuse sugli abusi a Neverland

Il biografo di Michael Jackson, Mike Smallcombe, ha smentito la teoria secondo la quale il cantante avrebbe abusato di due bambini nella sua mega villa "Neverland".

Il biografo di Michael Jackson smentisce le accuse sugli abusi a Neverland

Le accuse di abusi sessuali su minori nei confronti di Michael Jackson, verificatesi presso la stazione della sua mega villa “Neverland“, sono state smentite dal suo biografo Mike Smallcombe, che ha dimostrato come le accuse potrebbero essere sbagliate ed infondate.

Il documentario controverso trasmesso dal canale televisivo HBOLeaving Neverland“, realizzato dal regista Dan Reed, ha portato alla luce le accuse di James Safechuck e Wade Robson, i quali sostengono di essere stati abusati sessualmente dal cantante quando avevano tra i sette e gli undici anni di età.

Il giornalista britannico nonchè biografo del cantante Michael Jackson, Mike Smallcombe, ha in un primo momento criticato verbalmente le affermazioni fatte nel documentario HBO ed ora ha cercato di ridimensionare le accuse secondo le quali Jacko avrebbe abusato sessualmente di bambini nella sua stazione ferroviaria di “Neverland”.

I visitatori di Neverland sono entrati nel ranch attraverso la relativa stazione ferroviaria, imbarcandosi poi su un trenino a vapore che li ha portati nella casa principale. Questa è stata valutata come prova che la stazione era effettivamente presente ed operativa al momento del presunto abuso su minori, ma Smallcombe lo ha contestato ed afferma che ci sono abbastanza incongruenze per avanzare dubbi sulle accuse mosse contro Jacko.

Nell’intervista rilasciata al “Mirror Online“, Smallcombe ha dichiarato: “Durante l’inaugurazione pubblica di Neverland nel 1990, la stazione ferroviaria non era ancora stata aperta. Ma Randall Sullivan sul proprio libro afferma che la stazione ferroviaria era lì già nel 1990“.

In effetti, metà di quello che è ora “Neverland” non era ancora stato costruito, compresa la maggior parte del parco divertimenti. Smallcombe inoltre indica anche altre attrazioni della villa che Sullivan afferma di essere state aperte all’epoca, le cui informazioni sulla data sono state abilmente manipolate.

Lo scrittore continua l’intervista dicendo: “Sullivan menziona anche molte altre cose che ancora non esistevano, come le montagne russe ‘Zipper’, che furono approvate nell’agosto del 1991, e l’arena per le autoscontro, che fu approvata solo nel dicembre 1993, così come lo scivolo più alto del parco divertimenti“.

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