Per Guenda quest’ultimo periodo non è stato per niente facile. La figlia di Amedeo Goria e Maria Teresa Ruta ha dovuto affrontare un intervento a seguito del quale le è stata asportata una tuba, infatti la Goria non sapendo di essere incinta è corsa in ospedale dopo un improvviso malore e ha scoperto la gravidanza extrauterina.
In un’intervista rilasciata a FanPage.it, dichiara di sentirsi meglio, ma di dover affrontare un periodo di assoluto riposo. Quello che la conforta è il fatto che i medici le hanno assicurato di poter ancora avere figli, ma questa al momento non è la sua priorità e a proposito di un’eventuale adozione lei risponde: “Assolutamente, mi piacerebbe. Credo che sia un grande atto d’amore e che la genitorialità abbia a che fare fino ad un certo punto con fattori biologici. Purtroppo però non è un percorso semplicissimo per le coppie, spererei lo fosse di più”.
Guendalina e Mirko rimandano il loro matrimonio
Racconta poi che il matrimonio con Mirko Gancitano dovrà essere rimandato, lei ha bisogno di riprendere le forze e di stare n assoluto riposo, quindi l’organizzazione di un evento del genere non può essere presa in considerazione: “Mirko vorrebbe accelerare e sposarci già quest’autunno, ma io preferirei aspettare la prossima primavera, considerando che quest’estate dovrò stare completamente a riposo. È più probabile che ci prenderemo un altro po’ di tempo”.
Rivela quanto sia stata dura per il suo compagno, forse più dura che per lei stessa: “E’ più Mirko a soffrirne, lui è veramente molto provato. Ora ha molta paura a partire per lavoro e lasciarmi sola, perché quando sono stata male non c’era. Vedermi soffrire senza poter fare niente non deve essere facile per lui“.
Infine risponde a chi l’ha tanto criticata per aver pubblicato le foto dall’ospedale: “Perché mostrarsi al pronto soccorso no e invece in bikini sì? Se lo faccio è per un’utilità sociale. Se avessi conosciuto una storia simile di gravidanza extra uterina ad esempio forse avrei riflettuto prima sui sintomi che avevo. Ci sono tante donne che hanno una storia clinica drammatica. Ne ho lette e ascoltate tante e ognuna è unica e meravigliosa, degna di essere raccontata. Mi piacerebbe scriverle in un libro“, ha concluso la Goria.