Giuliana De Sio è ricoverata all’Ospedale romano Spallanzani dopo aver contratto, diverse settimane fa, il temibile Coronavirus. L’attrice ha rotto il silenzio dal suo isolamento, rassicurando i suoi fan attraverso i social, ed ha spiegato loro di aver contratto la malattia durante il tour teatrale che l’ha portata in giro per lo Stivale.
La stessa sessantatreenne avrebbe associato Covid-19 ad un vero e proprio incubo, definendolo la prova più dura della sua vita al pari di una tortura: “Sono stata in silenzio anche perché non avevo voce né parole per la mia narrazione dell’orrore. […] spero che in un secondo tempo troverò […] l’energia per descrivere l’invivibile e l’impensabile che mi torturano da settimane”. Giuliana continua a spiegare: “Sono in isolamento allo Spallanzani da due settimane per aver contratto il virus con annessa polmonite in tournée a metà febbraio“.
L’attrice procede con le sue parole definendo la solitudine ed il dolore, sia fisico e mentale, come motivo di grande sconforto e difficoltà. La stessa, successivamente, racconta di aver voluto rassicurare i suoi fan e spiegare loro la sua improvvisa scomparsa dal profilo social, solitamente molto utilizzato.
“Ma la buona notizia è che il virus è sconfitto, sono al terzo tampone negativo, anche se molto indebolita” afferma la De Sio, precisando anche alcuni dettagli che avrebbero lasciato i follower sconcertati: “Vogliatemi bene perché qui i metodi sono a dir poco sbrigativi e ti senti più abbandonato che mai, e non mi dilungo, anche se so cosa succede nel mondo, voglio uscire!”.
E mentre a Giuliana sono arrivati i più sinceri auguri di pronta guarigione da parte dei suoi fan; altri hanno ipotizzato che, forse, dal suo isolamento, nonostante le notizie lette dal cellulare, la donna non ha ben compreso la gravità della situazione dell’Italia in questo periodo. I medici e gli infermieri di tutta la Nazione stanno sacrificando la loro stessa vita per salvare le persone che, come l’attrice, sono risultati positivi al test; non possono di certo essere imputati di avere metodi sbrigativi.