Giorgio Mastrota: "Ho rifiutato il Grande Fratello Vip per le televendite"

Il "re delle televendite" Giorgio Mastrota in una intervista rilasciata a Davide Maggio ha rivelato di aver rifiutato il Grande Fratello Vip per non perdere il proprio lavoro

Giorgio Mastrota: "Ho rifiutato il Grande Fratello Vip per le televendite"

Il conduttore televisivo Giorgio Mastrota dal 1995 è uno dei volti delle televendite di Mediaset e non solo. L’ex marito di Natalia Estrada in questi 23 anni ha pubblicizzaato molti marchi importanti come Eminflex, Remail, Edison Casa e Magrì Arreda, e con queste azienda il milanese continua a produrre periodicamente nuovi spot.

In questo periodo Giorgio Mastrota si sta dedicando anche al ruolo di attore. Su Sky sarà uno dei protagonisti della serie tv di Fox Italia di nome “Romolo + Giuly: La Guerra Mondiale Italiana“. Il personaggio televisivo impersonerà il suo alter ego dannatamente perfido. Proprio per questa sua “cattiveria” Giorgio Mastrota ha ricevuto molte critiche dal popolo dei social network.

Nella sua ultima intervista a Davide Maggio, l’attore Giorgio Mastrota ha spiegato che solamente nella serie televisiva si comporta così male. Gli insulti sul suo conto sono nati da quando sul web circolano i primi teaset. In queste circostante si può vedere l’ex marito di Natalie Estrada mentre si occupa di televendite e parla male di Napoli, di Roma e invece bene di Milano.

In seguito, Giorgio Mastrota parla anche del suo futuro: “Se nella vita continuerò con le televendite? Beh, spero di sì. È un lavoro come un altro. È una pubblicità e la pubblicità è redditizia. Io sono semplicemente un testimonial dei materassi, l’ho fatto per tanti anni e quindi è un lavoro che fa guadagnare abbastanza bene”.

Giorgio Mastrota infine ha rivelato di aver rifiutato molte proposte in passato: “Mi hanno chiesto di partecipare a quasi tutti i reality. Dall’Isola dei Famosi al Grande Fratello Vip, quasi tutti. Pechino Express anche e la prima edizione quasi avevo accettato di farla con mia figlia, ma lei non aveva 18 anni ancora e c’è stato un problema. Però ho sempre lavorato quindi non me ne volevo andare per due o tre mesi, sennò dopo mi trovavo un altro al mio posto e la cosa non mi avrebbe fatto piacere”.

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