A distanza di un anno dalla morte di Giorgio Faletti, scrittore, attore e cantante che ha saputo coniugare tutti gli aspetti come un vero artista, è stato istituito un evento per ricordarlo, al Teatro Alfieri di Asti dove è andato in scena “L’Ultimo Giorno di Sole”, uno spettacolo sceneggiato da lui stesso pochi mesi prima di morire. Incredibile è stata la gioia provata dalla moglie Roberta Ballesini nel vedere realizzato lo spettacolo del marito e la sua emozione ha trasmesso a tutti un autentico brivido.
Ecco cosa ha detto la donna a Vanity Fair: “Ho avuto tante ansie, qualche dubbio, ma Giorgio oggi sarebbe entusiasta di tutto questo. Dopo la morte di Giorgio, passai momenti di grande sbandamento, a settembre, però, mi feci forza e ripresi in mano le sue cose, decidendo di portare a compimento quel che lui aveva iniziato. Chiamai Fausto Brizzi e gli affidai la regia dello spettacolo”.
E ha aggiunto con grande emozione: “L’operazione ha richiesto una grossa carica emotiva, ma la scelta in sé è stata semplice, quasi obbligata. Giorgio ha finito di scrivere lo spettacolo nel dicembre 2013 e ne è stato così entusiasta da decidere di rilegarne il copione in pelle e di incartarlo per poi metterlo sotto l’albero di Chiara Buratti, l’attrice per cui lo ha scritto”. La donna ha raccontato che neanche la malattia ha potuto rompere quella magia, e riprendere quella situazione interrotta è stata per lei una cosa naturale.
La Ballesini ha spiegato il modo in cui il marito ha affrontato gli ultimi mesi di vita. La donna ha detto che in quel periodo sono partiti per gli Stati Uniti ma Giorgio non ha lasciato a casa il lavoro, e dagli Usa era sempre in contatto con Andrea Mirò, la ragazza che poi ha arrangiato le musiche dello spettacolo.
Infine, i personaggi scelti per interpretare l’opera sono risultati, secondo la moglie di Faletti, tali e quali come avrebbe scelto Giorgio. Faletti era una persona che amava le novità ed era anche molto goloso di fare esperienze nuove e di vivere emozioni nuove. Come ha detto la Bellasini, Giorgio era e voleva sentirsi un esordiente, e i suoi continui successi lo faranno rimanere vivo nei ricordi di tutti.