George Clooney perde la pazienza con la stampa: "Basta! I miei figli sono in pericolo"

L'attore americano lancia un appello alla stampa e fa una richiesta ben precisa al tabloid britannico e in generale ai media: ecco le parole di George Clooney.

George Clooney perde la pazienza con la stampa: "Basta! I miei figli sono in pericolo"

George Clooney ha voluto proteggere i suoi figli da una violazione della privacy di cui lui stesso in molte occasione è stato vittima e così ha lanciato un appello alla stampa britannica e ai media. In pratica l’attore hollywoodiano ha chiesto di smettere di pubblicare le foto dei suoi gemelli Ella e Alexander.

Con una lettera aperta al Daily Mail, Clooney ha voluto inoltrare questa richiesta per cercare di preservare in qualche modo i suoi figli da un accanimento mediatico che spesso e volentieri non tiene conto della vita privata dei vari personaggi della televisione e del cinema.

L’appello di George Clooney

Chiediamo di smettere di pubblicare i volti dei nostri figli“, ha scritto l’attore americano che con questa missiva si è fatto portavoce anche di altri colleghi che la pensano esattamente come lui. Ammette anche che la sua notorietà e la famelica attenzione per la sua sfera privata facciano parte del gioco e, il più delle volte, le accetta con rassegnazione, ma altro discorso è quello che riguarda i suoi figli: “Non hanno preso questo impegno“.

Sul sito Hollywood Reporter è stata pubblicata la versione integrale della lettera inviata da Clooney e sulla quale si legge che a spingere l’attore verso questa richiesta è stato vedere le foto del bimbo di 1 anni di Billie Lourd, foto che poco dopo è stata prontamente rimossa.

Clooney ribadisce che accetta “l’invadenza” dei media e dei giornali per ciò che riguarda la sua vita, ma non certo per quella dei figli che non hanno deciso di esporsi in quel senso, ma subiscono le conseguenze delle decisioni lavorative dei genitori. Menziona anche il fatto che la moglie Amal Alamuddin, essendo avvocato, in alcuni casi deve processare anche gruppi terroristici e perciò vengono prese tutte le misure di sicurezza del caso.

E proprio per questo la pubblicazione dei loro volti o la messa in onda su qualche emittente televisiva potrebbe metterli in serio pericolo: “Non possiamo proteggere i nostri figli se una pubblicazione mette i loro volti in copertina. Non abbiamo mai venduto una foto dei nostri ragazzi, non siamo sui social e non pubblichiamo mai foto perché farlo metterebbe a rischio la loro vita. Non un pericolo paranoico, ma problemi del mondo reale, con conseguenze del mondo reale”.

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