George Clooney ammette: "Ho rifiutato 35 milioni per un giorno di lavoro, non ne valeva la pena"

In una intervista George Clooney ha svelato di aver rifiutato 35 milioni di dollari per un giorno di lavoro. "Se mi porta via anche solo un minuto di sonno, non ne vale la pena", ha spiegato. Ecco le sue motivazioni per questa scelta.

George Clooney ammette: "Ho rifiutato 35 milioni per un giorno di lavoro, non ne valeva la pena"

In una recente intervista George Clooney ha svelato di aver rifiutato 35 milioni di dollari per un giorno di lavoro. La star di Hollywood, che sta attualmente promuovendo il suo ultimo film “The Tender Bar” nel quale veste i panni di regista anziché attore, si è aperto sulle motivazioni che muovono le sue scelte lavorative ora che ha raggiunto i 60 anni ed è un padre di famiglia.

Nell’intervista con il The Guardian, il giornalista ha chiesto all’attore 60enne se a questo punto della sua vita pensava di “avere abbastanza soldi“. L’attore ha rivelato: “Beh, si, mi hanno offerto 35 milioni di dollari per un giorno di lavoro per una compagnia aerea, ma ho parlato con Amal e abbiamo deciso che non ne valeva la pena“.

L’attore di Hollywood spiega che si trattava di una compagnia aerea associata ad un Paese che porta avanti a volte delle politiche discutibili. George e la moglie, famosa avvocatessa per i diritti umani, non si sentivano a loro agio nel ricevere soldi da un Paese in cui non sempre questi diritti sono rispettati. “Ho pensato, ‘Se mi porta via anche solo un minuto di sonno, non ne vale la pena‘”.

L’attore ha anche spiegato anche come mai negli ultimi anni i suoi ruoli si siano diradati drasticamente  “In generale non ci sono più così tante grandi parti, e non ho necessità di recitare“, ammette Clooney. “Quando ho compiuto 60 anni questa estate ne ho parlato con mia moglie, e amiamo entrambi quello che facciamo, ma abbiamo deciso di evitare di prendere troppi impegni per poter essere sicuri di vivere la nostra vita“.

George e Amal, che si sposarono a Settembre del 2014 a Venezia, condividono due gemelli di 4 anni, Ella ed Alexander. Anche questo ha cambiato la prospettiva di entrambi nello scegliere i lavori da accettare. “Non vuol dire che non lavoriamo, perché se non hai un lavoro, sei morto. Ma ci assicuriamo di passare meno tempo davanti al computer o via a lavorare in diverse location“.

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