Il pupone di Roma ha finalmente deciso di imparare come si scia insieme alla sua amata famiglia. Superati ormai ampiamente i 40 anni di età, può ora finalmente indossare i tanto agognati sci, dal momento che, fino a quando giocava a pallone in modo professionistico, gli era stato severamente proibito per timore di infortuni alle gambe e per fini assicurativi da parte della società sportiva. Adesso, Francesco Totti viene aiutato a sciare dalla moglie Ilary Blasi e dai figlioli. Tuttavia, nonostante l’emozione del momento, le prime lezioni col maestro di sci non sono proprio andate benissimo.
Da molto tempo, fin dagli esordi nel mondo del calcio professionistico, il Pupone di Roma ha goduto di grande fama, successi, gol, della stima incondizionata e senza limiti dei suoi ammiratori e di tutta la città di Roma al completo, città di cui è diventato un indiscutibile ed inimitabile simbolo sportivo.
Nessuno sa però che in cambio di tutto questo, Totti ha dovuto evitare per contratto molte attività, cose che a tutti sembrano banali ma che a lui erano tassativamente vietate dalla società sportiva A.S. Roma. Primo tra tutti usare un qualsiasi scooter (tuttavia nella sua autobiografia, “Un Capitano“, la quale è stata scritta insieme con il giornalista Paolo Condò, lo stesso Totti confessa ai lettori di aver infranto spesso questo stringente divieto).
Sciare, come tanti altri sport all’aperto, è a rischio di infortunio, infatti al capitano era tassativamente vietato lo sci per ragioni di assicurazione. Immaginate cosa sarebbe potuto accadere alla società sportiva A.S. Roma, alla Nazionale ed a tutti i tifosi se per colpa di una sciata sulla neve i piedi di Totti si fossero seriamente infortunati.
Adesso che il capitano ha abbandonato i campi di calcio, può in qualche modo recuperare gli anni “persi” e concedersi finalmente tutto quello che gli era stato severamente proibito dalla società calcistica. Cominciando appunto dallo sci.