Flavio Briatore attacca i "poveri": "Rompono il ca**o e non ti ringraziano neanche"

Con uno sfogo su Instagram, l'imprenditore Flavio Briatore questa volta se la prende con i più "poveri", rivelando che le ricchezze vengono create solamente dalle aziende.

Flavio Briatore attacca i "poveri": "Rompono il ca**o e non ti ringraziano neanche"

Flavio Briatore ritorna a parlare sui social network dopo le polemiche sulla pizza troppo costosa del suo ristorante, che si aggira attorno ai 15 euro per una semplice margherita, e gli insulti delle persone per i danni causati dal maltempo al Twiga di Forte dei Marmi.

L’imprenditore su Instagram se la prende con le persone che definisce “povere“, accusandole di non creare posti di lavori ma di rompere solamente i “cog**oni”. Non si fa comunque mancare un attacco al Governo, rivelando che a oggi lo Stato prenderebbe troppe trattenute sugli stipendi delle persone che lavorano.

Le accuse di Flavio Briatore

“Non hanno capito che chi crea ricchezza sono le aziende, gli investimenti. Io non ho mai visto un povero creare posti di lavoro” afferma con decisione Briatore come riporta testualmente “Il Gazzettino” per poi aggiungere: “Invece loro sui ricchi… Ricchi cosa vuol dire? Il ricco non è uno che va in barca ai Caraibi, il ricco investe sempre, continua a investire. Noi siamo partiti con 10 milioni di fatturato, ora fatturiamo 140 milioni. Abbiamo 1500 dipendenti. Invece di ringraziarti ti rompono anche il ca**o. Il Paese vero è questo qui, c’è una rabbia sociale enorme”.

Successivamente parla anche del Governo italiano, rivelando come lo Stato prenda troppe tasse sugli stipendi dei lavoratori: “Il governo prende troppe tasse dagli stipendi. Invece di comprare i banchi con le rotelle… Questo è un paese comunista che vuole vivere con le sovvenzioni”.

Nelle scorse settimane invece Briatore se l’era presa con il reddito di cittadinanza. Unendosi alla protesta di alcuni chef molto stimati in Italia, tra cui Alessandro Borghese e Antonino Cannavacciuolo, con quest’ultimo che ha dovuto rimandare l’apertura del suo nuovo ristorante per la difficoltà a reperire personale, sottolinea come questo sussidio consente ai più giovani di diventare più pigri rifiutando così opportunità lavorative.

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