Finita la favola tra Charlene e Alberto di Monaco

Dietro la permanenza della principessa Charlène in Sudafrica, si nasconderebbero gli obblighi di corte, pesanti da assolvere, e la personalità infedele del marito.

Finita la favola tra Charlene e Alberto di Monaco

Quella che sembrava la favola d’amore del Principato di Monaco, seguita dai rotocalchi mondiali, è inesorabilmente destinata a finire, e presumibilmente pronta al divorzio. Il matrimonio tra la principessa Charlène Wittstock e il principe Alberto di Monaco, secondo le testimonianze raccolte, sarebbe arrivato irrimediabilmente al capolinea.

Dal mese di gennaio l’ex nuotatrice Charlène è ancora in Sudafrica, ufficialmente per una convalescenza, dopo una infezione causata da un intervento chirurgico per rialzare il seno mascellare necessario all’inserimento dell’impianto dentale, e nella sua terra natale, nel mese marzo, si era vista partecipare al funerale del re degli zulù, Goodwill Zwelithini kaBhekuzulu.

Da Palazzo Grimaldi filtrano le indiscrezioni sulla fragilità psicologica della “principessa triste” che non si è mai calata perfettamente nel ruolo sociale, e della sua ricerca di una proprietà immobiliare da acquistare in Sudafrica nei pressi di Johannesburg, pettegolezzi alimentati anche dall’apparizione solitaria del principe Alberto alle Olimpiadi di Tokyo.

Anche se risulta difficile pensare che una madre abbia abbandonato i suoi royal babies, i gemelli di 7 anni Jacques e Gabriella avuti dal marito, e si insinua che la vera causa della fuga dalla Rocca siano gli obblighi di corte, pesanti da assolvere, e soprattutto la personalità infedele di Alberto, che dopo aver riconosciuto due figli nati fuori del matrimonio, Jazmin, nata nel 1992 dalla relazione con l’americana Tamara Jean Rotolo, e Alexandre, nato nel 2003 dopo l’incontro con l’hostess togolese Nicole Coste, potrebbe avere un terzo figlio nascosto, una ragazza di quindici anni figlia di una donna brasiliana che ha avviato la richiesta per il riconoscimento della paternità.

Le voci sulla crisi della loro unione si erano già palesate nel luglio del 2011, giorno delle nozze, quando si era già parlato di un tentativo di fuga, ma mai confermato, dell’ex atleta prima di avviarsi verso l’altare. Lo scorso Natale, la mancanza di fede al dito e il nuovo taglio dei capelli in stile “punk”, erano sembrati gesti poco consoni per una aristocratica e più adatti ad una donna determinata a liberarsi da ogni clichè e a riappropiarsi della propria autonomia e indipendenza.

Continua a leggere su Fidelity News